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SBK, Sepang: nel segno dell'equilibrio

In Malesia riparte l'inseguimento di Chaz Davies a Johnny Rea, su una pista che lo scorso anno li vide spartirsi il bottino dei punti

Sepang: nel segno dell'equilibrio

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Per la terza stagione consecutiva il circus delle derivate approda sul tracciato di Sepang. Una tappa che sulla carte vedrà i due contendenti allo scettro iridato favoriti nella sfida su una pista che lo scorso anno fece registrare una vittoria ed un secondo posto a testa per Chaz Davies e Jonathan Rea. Al via della gara malese i due sono separati in classfica da 35 lunghezze.

Un margine che Davies , dopo la doppietta conquistata in Italia punta a ridurre, forte di un grande stato di forma e della crescita della sua Panigale R che ad Aragon ed Imola ha portato il pilota gallese a piazzare due doppiette, intervallate dalla difficile trasferta di Assen con il meteo che ha un po' mandato in crisi i piani di rimonta in classifica.

Jonathan Rea, dal canto suo , pur avendo le stesse chances del rivale in sella alla Ducati, ultimamente ha accusato un po' di problemi con il setting della sua Kawasaki. Lo step evolutivo che la Ninja adotta da Aragon, sembra dare qualche grattacapo al Campione del Mondo. Sebbene, è da sottolineare, come anche in condizioni per lui non ottimali sia riuscito sempre a salire sul podio siglando ad Assen una imperiosa doppietta in condizioni tutt'altro che facili.

A Sepang per i due ci sarà l'incognita della nuova riasfaltatura. I riferimenti dello scorso anno andranno quindi resettati anche in vista di maggiori temperature che il fondo del tracciato, sicuramente più scuro e bitumoso, potrebbe riservare. Bisognerà giocarsi le carte giuste per non rischiare di trovarsi a fine gara con le gomme alla frutta.

Visto il miglior bilanciamento la Ducati sulla carta sembra favorita, ma dopo Imola il lavoro dei tecnici Kawasaki , sulla base delle informazioni raccolte, si è concentrato proprio nel dare a Johnny una migliore costanza sulla resa delle gomme. 

I 5543 metri di Sepang saranno un banco decisivo per Tom Sykes nel cercare di tenere aperte le sue possibilità di insidiare da vicino i due avversari in fuga. L'ex iridato lo scorso hanno ha avuto qualche grattacapo proprio dalle gomme e nelle ultime gare ha dato la sensazione di esser un po' un leone in gabbia. Offrendo buone prestazioni, ma per un motivo o per l'altro non riuscendo mai ad incidere soprattutto nel confronto con il compagno di squadra. Sepang rappresenterà probabilmente per lui una tappa cruciale per capire se potrà o meno essere in lizza per il la vittoria finale.

Chi attende finalmente segnali positivi è anche Davide Giugliano. Il pilota Aruba non vive forse uno dei momenti migliori da quando è in Ducati. I risultati latitano e le voci che vedono il pilota laziale verso altri lidi il prossimo anno non contribuiscono a migliorare la situazione a ciò si aggiunge che Davide lo scorso anno non corse a Sepang, causa l'infortunio di Laguna Seca che lo tenne lontano tre mesi dai campi di gara. Questo sarà per lui un ritorno dal 2014, ma per sua fortuna il nuovo asfalto dovrebbe livellare la situazione, un motivo in più per cercare di piazzare quella svolta alla stagione che lui e la Ducati attendono.

Sul fronte Yamaha, che con Guintoli out per la caduta di Imola schiererà il solo Alex Lowes, il sesto round si preannuncia in difesa. La costanza di rendimento con le gomme da metà gara in poi, il limite attuale della R1, su un tracciato senza riferimenti sarà un handicap non da poco per la SBK di Iwata. Le temperature che potrebbero trovarsi di fronte rappresentano un'incognita ulteriore, il weekend quindi si annuncia come uno dei più ostici per la quattro cilindri che torna quest'anno in bagarre ed ha necessità di fare chilometri ed ulteriore esperienza

Esperienza che non può vantare Lorenzo Savadori. Il campione delle Superstock 1000 ha girato in Malesia l'ultima volta 6 anni fa con la 125 e da allora la pista è cambiata molto. Ma Lorenzo fin'ora è stato autore di belle prestazioni e il tracciato malese, veloce e molto tecnico, si addice alle caratteristiche della Aprilia RSV4. La sorpresa potrebbe essere dietro l'angolo.

Da segnalare Leon Camier con una MV Agusta in crescita e Jordy Torres che nel 2015 fece terzo in gara 2 quando però correva in sella all'Aprilia.

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