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Chiamatelo eroe. Già, perché a una corsa non partecipava addirittura dallo scorso novembre, ma soprattutto non era nemmeno al top della forma. Danilo Petrucci ha stretto i denti, chiudendo l’appuntamento di Le Mans al settimo posto, tanto che la sua Ducati è la prima ad essere transitata sotto la bandiera a scacchi. Giù il cappello!
Una risultato che va al di sopra delle aspettative.
“All’inizio non sapevo nemmeno se sarei stato di finire libere, invece adesso mi sento felice per questo settimo posto. Posso dire di essermi tolto un grosso poso”.
Ti abbiamo visto provato al termine della gara. Quanto è stata complicata?
“Ho faticato molto, perché non mi sentivo troppo bene, inoltre avevo anche la febbre. Come se non bastasse, l’ultimo test è stato quello di Phillip Island, mentre l’ultima corsa disputata risale addirittura a Valencia. Diciamo che è passato un po’ di tempo”.
La tua Ducati è la prima al traguardo.
“Vero, un risultato sinceramente inaspettato. È giusto sottolineare che le tante cadute si sono rivelate d’aiuto”.
Tra l’altro un gran duello nel finale con Barbera.
“Né lui né Laverty mi hanno voluto fare sconti. All’inizio sono stato cauto, in seguito la fiducia è cresciuta e di conseguenza ho iniziato a spingere. Un duello impegnativo con Hector, dove ci siamo sorpassati diverse volte, ma felice di essere arrivato davanti”.
Il prossimo appuntamento sarà il Mugello. Cosa ti aspetti?
“È la gara di casa. Spero di stare meglio e allo stesso tempo di riuscire a girare più vicino al gruppo di testa”.
