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Gli ultimi 10 minuti del terzo turno di libere a Le Mans sono state delle vere e proprie prove generali di qualifica. Ad affrontarsi Lorenzo - che sembrava imbattibile - e Iannone: ha vinto l’italiano. Andrea è riuscito a spremere tutto il potenziale della sua Ducati e sotto la bandiera a scacchi è arrivato in scia a Jorge ma superandolo in classifica.
L’abruzzese ha beffato lo spagnolo per appena 5 millesimi, tanti sono bastati per il primato al mattino. Iannone ha fatto segnare il tempo di 1’32”528, guastando i piani alla Yamaha che comunque si è confermata velocissima grazie anche al 3° tempo di Pol Espargarò (a 0”134).
Non è lontana neppure la Honda, almeno quella di Marquez che ha limitato il ritardo sotto i due decimi e si è preso il 4° posto. Poi uno scalino e la Suzuki di Vinales è a più di 3 decimi, quasi 4 quelli che paga invece Pedrosa, 6°.
Il terzo turno di prove libere era fondamentale per Valentino Rossi, “l’ultima spiaggia” l’aveva definito. Perché ieri il Dottore aveva faticato tanto sull’asfalto di Le Mans e oggi doveva voltare pagina. In qualche modo lo ha fatto, riducendo il gap dai migliori ma non abbastanza e non è mai stato in lotta per le prime posizioni. Ha chiuso 7° a 0”484, un millesimo più veloce di Dovizioso.
Chiudono la top ten Smith e Crutchlow, mentre Petrucci è ancora una volta 11°. Per 0”171 non è riuscito a entrare direttamente in Q2, anche se il suo rientro è positivo in tutti i sensi (con la soddisfazione si essersi messo alle spalle il compagno di squadra Redding).
Male le Aprilia al 19° e 20° posto con Bradl e Bautista. Da segnalare le cadute di Aleix Espargarò (13°) e Tito Rabat (21°), gli unici piloti a non avere migliorato i propri riferimenti nel turno.
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