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Marc Marquez è maturato, si era capito dalle ultime gare e anche da come sta affrontando il GP di Le Mans. Sapeva di dovere soffrire in Francia e sta gestendo la situazione nel migliore dei modi, senza strafare. Il 3° tempo non è un risultato negativo, ma non gli basta.
“E’ accaduto quello che ci aspettavamo, perché soffriamo in accelerazione e nel primo e terzo settore della pista - spiega - Dobbiamo sfruttare i nostri punti di forza, perché per il momento questo è il circuito in cui mi sto trovando peggio. La nuova gomma portata da Michelin va meglio, ma non c’è una grande differenza”.
Cosa significa?
“Che non posso puntare alla vittoria se si corresse oggi e dovrei lottare anche per salire sul podio”, ammette.
Marc ha guidato la Honda ‘tri-alata’ ma senza troppa convinzione.
“Non funzionano alla perfezione - spiega - Forse c’è un qualche vantaggio in accelerazione, ma al contempo rende la moto più dura da inserire in curva e nei cambi di direzione”.
Dani Pedrosa invece ha fatto a meno delle appendici aerodinamiche, che proprio non ama. Anzi, le vorrebbe abolire.
“Non mi piacciono, ma dico di toglierle soprattutto per ragioni di sicurezza. Con la Safety Commission ci impegniamo tanto per migliorare i circuiti, le varie protezione e poi mettiamo questa specie di coltelli sulle moto. Non mi sembra abbia molto senso”, il suo j’accuse.
Cambiando argomento, Dani era partito bene nel mattino chiudendo la prima sessione davanti a tutti, per poi faticare maggiormente nel pomeriggio.
“Ho provato alcune cose per migliorare il setup della moto ma non ci hanno dato i risultati che volevamo e questo mi ha fatto fare un passo indietro per quanto riguarda il ritmo”, ammette.
D’altra parte, sembra essere la migliore partenza di quest’anno.
“Risponderò domani, dopo le qualifiche - scherza - ma per il momento è così”.
