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MotoGP, Iannone: Michelin non aiuta Ducati ma tutti

"A Le Mans stiamo mantenendo le aspettative". Dovizioso: "lavorerò sulla nuova gomma in vista della gara"

Iannone: Michelin non aiuta Ducati ma tutti

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Prima di tutto, ci pensa Tardozzi a mettere i puntini sulle i. Al team manager non sono andate giù le illazioni circolate nel paddock sul fatto che Michelin avrebbe messo a disposizione della Ducati la nuova gomma posteriore in anteprima (ed esclusiva) nei test del Mugello.

In quell’occasione non avevamo la 47, la copertura portata qui - sottolinea - Bensì pneumatici con diverse carcasse e mescole, tra cui sono state scelte quelle per la nuova gomma”.

Gomma nuova o meno, i due Andrea si sono comunque messi alle spalle Jerez, anche con la gomma ‘vecchia’. Quel problema di pattinamento, se non scomparso definitivamente, si è molto ridotto e la Desmosedici è tornata quella di una volta.

Siamo partiti bene e nel mattino abbiamo capito molte cose, che ci sono servite per migliorare nel pomeriggio - spiega Iannone, autore del 2° tempo - Parte dei meriti va anche a Michelin, che ha reagito bene dopo i problemi dell’ultima gara e ha portato una gomma più performante”.

Questo non significa che il Maniaco sia sorpreso.

“Abbiamo semplicemente mantenuto le aspettative, siamo tornati al livello che avevamo lasciato - afferma - Ora dobbiamo continuare su questa strada e continuare a migliorare sotto tanti aspetti. Non è tutto facile come sembra, ma ho grande fiducia nelle persone che lavorano con me”.

Anche lui risponde le accuse di presunti favoritismi da parte del gommista francese.

Michelin non ha dato una mano a Ducati, ma a tutti, perché tutti si lamentavano dello spinning. Se ci avesse veramente avvantaggiato, saremmo davanti con 4 decimi di vantaggio e non mi sembra questa la situazione - le sue parole - Ho provato la nuova gomma e ho trovato abbia maggiore grip, sia in accelerazione che in frenata, come a centro curva. I problemi comunque non sono completamente scomparsi, ma solo attenuati”.

Non può avere invece le idee completamente chiare sull’ormai famosa 47 Dovizioso. Anche lui l’ha provata ma sono sorti dei problemi.

Ha un po’ più di aderenza e questo ha messo in crisi l’anteriore, è normale perché bisogna adattare il setup sulle nuove caratteristiche - dice - Comunque credo che domani mattina lavorerò sulla nuova copertura in vista della gara e potremo capire meglio la nostra velocità”.

Anche il Dovi non vuole parlare di rinascita.

A Jerez non potevo lottare per il podio, ma non ero neanche in un baratro - sottolinea - Oggi siamo partiti bene e questo ci permetterà di lavorare sui dettagli perché abbiamo ancora margine sia in frenata che in inserimento di curva”.

L’obiettivo è avvicinare Lorenzo.

E’ il più veloce, ma ci sono ancora due turni di prove - conclude - Oggi mi è capitato di fare qualche giro dietro di lui e sono riuscito a stargli vicino, sono già constante”.

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