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MotoGP, Lorenzo: sono arrabbiato con le gomme

"La seconda non funzionava". Marquez: "non mi aspettavo di essere così vicino alle Yamaha"

Lorenzo: sono arrabbiato con le gomme

Una prima fila con Rossi, Lorenzo e Marquez a Jerez è il sogno di ogni appassionato. Ancora più grande sarebbe quello di vederli arrivare compatti all’ultima curva. “Meglio allora avere un centinaio di metri su di loro” mette le mani avanti Jorge, mentre Marc scherza: “meglio ancora essere 3° e godersi lo spettacolo”.

Sono loro tre ad avere prenotato il podio dopo essersi sfidati già in qualifica. Per il maiorchino non è andata come si sarebbe aspettato e le Michelin hanno avuto il loro peso.

Con queste gomme non è semplice essere veloci al primo giro, ma nelle prove ci riuscivo - spiega - Ho scelto la strategia delle tre uscite e alla fine dei conti forse non era la migliore. Il problema è stato il secondo pneumatico, perché aveva dei problemi ed è questo che mi fa arrabbiare. Da una parte ho perso un po’ di concentrazione e dall’altra mi sono rimasti solo due giri per fare il tempo”.

Abbastanza per prendersi comunque il secondo posto.

Ho perso nel terzo settore rispetto a Valentino, ho fatto un gran tempo ma non è bastato - riflette - Comunque sono contento del lavoro sulla moto, perché nelle FP4 sono riuscito a trovare un setup che mi piace e che mi ha permesso di tenere un passo di 1’39” alto senza troppi problemi. Dovrebbe permettermi di lottare per la vittoria”.

La strategia?

Sarà una gara lunga e bisognerà vedere se riuscirò a fare la differenza nei primi giri”.

Tutto sommato è più contento Marquez per la sua prima fila. Non era scontato trovare il giusto assetto arrivati in Europa e ce l’ha fatta.

Sapevo che sarebbe stato difficile battere le Yamaha in qualifica e non pensavo di arrivare così vicino - sottolinea - Ho cambiato all’ultimo assetto e anche la strategia, perché di solo faccio solo un giro veloce. Ho fatto un buon lavoro, lavorando con le gomme usate nelle prove, vedremo se basterà domani per riuscire a seguire Rossi e Lorenzo”.

Il piccolo diavolo è molto cauto.

“Proverò a vincere se ne avrò la possibilità, ma questa pista non è la migliore né per me né per la Honda - continua - Però mi aspettavo di faticare di più, invece non sono lontano dalle Yamaha. In questo momento la moto non è ancora perfetta, ma dall’altra parte significa che ci sono diverse aeree in cui migliorare. La Honda non è una moto facile e le difficoltà di Pedrosa lo dimostrano. In teoria è più complicato sfruttare il potenziale delle gomme sul giro secco, in gara dovrei riuscire a essere costante”.

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