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MotoGP, Rossi: in tre all'ultima curva? vincerebbe il 4°

Valentino scherza sulla rivalità con Lorenzo e Marquez. "Bulega? gran talento, stiamo gettando le basi per il futuro"

Rossi: in tre all'ultima curva? vincerebbe il 4°

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Valentino Rossi a Jerez ha conquistato due pole position in un colpo solo. La prima come pilota (e gli mancava da Assen dello scorso anno), la seconda come boss della VR46 Riders Academy, la scuola in cui è cresciuto Bulega. “Per l’en plein serviva in Moto2 Baladassarri, o Morbidelli, ma anche mio fratello Luca è andato bene. Abbiamo fatto un tifo incredibile”, scherza il Dottore. In Spagna, in campo nemico, sta andando tutto bene.

Qual è la soddisfazione più grande: la tua pole o quella dell’allievo Nicolò?

Quella da pilota, ma stiamo anche gettando le basi per il futuro. E’ bello, perché stati tutta la settimana con questi ragazzi, li conosci a fondo, e poi arrivano i risultati. Ho gioito da tifoso quasi quanto ho fatto come pilota”.

Bulega è una tua scoperta…

E’ stata una nostra scommessa fatta tre anni fa, avevamo deciso di mandarlo a correre in Spagna nel CEV. Ha fatto la sua prima pole dopo 4 gare, io ci ero riuscito solo dopo 9: è tanta roba. Ha un grandissimo talento: alla sua prima gara era arrivato 6°, come me, ma io ero contentissimo mentre lui voleva ancora di più. Quando arrivi dal CEV da vincente le aspettative sono alte, ma il Mondiale può essere più difficile di quanto di aspetti”.

Piloti come lui potrebbero essere il tuo futuro…

Non mi vedo tanto come team manager, piuttosto voglio aiutare a crescere i giovani italiani a crescere in Moto3 e Moto2”.

Ci sarà tempo, ma domani c’è la gara e partirai in pole. L’ultima era stata in Olanda, questa in Spagna ha un sapore diverso?

Lo scorso anno mi aspettavo di essere competitivo ad Assen, mentre non ero sicuro di esserlo qui prima di arrivare. Questa è una pista che mi piace molto, in passato con le Michelin ero stato molto veloce ma con le Bridgestone avevo faticato.

Quest’anno sembra tu abbia risolto i problemi in qualifica, come hai fatto?

“Me lo chiedono in tanti, ma non ho una risposta. Forse il motivo è che sono cresciuto con le Michelin e mi trovo meglio. Il nuovo format di qualifiche è più complicato, in passato avevi il tempo di trovare il proprio limite, mentre ora stai fermo mezz’ora. Penso che la chiave sia mantenere la giusta tensione, non essere né troppo tranquillo né troppo agitato”.

Cosa cambia partire davanti a tutti?

L’adrenalina della pole è sempre una bella sensazione, come riuscire a battere Lorenzo e Marquez. Però, alla fine, significa solo avere qualche metro di vantaggio, la differenza la fa il passo che tieni in gara”.

Qual è la strategia?

Lorenzo oggi aveva qualcosa di più per quanto riguarda il ritmo e domani cercherà di scappare: il primo obiettivo è seguirlo. Poi c’è Marquez, che invece ha caratteristiche diverse e sarà molto pronto per il finale. Io mi sento veloce, più dello scorso anno, e soprattutto noi tre abbiamo un vantaggio importante su tutti gli altri”.

Hai pensato cosa succederebbe se arrivaste tutti e tre insieme all’ultima curva?

Sarebbe bellissimo e credo che il 4° avrebbe delle grandissime possibilità di vincere (ride)”.

Hai già deciso quali gomme userai?

La scelta è ancora aperta, soprattutto all’anteriore. Non è tanto una questione di setup, quanto di sensazioni. Ho provato la dura e potrebbe avere dei vantaggi sula distanza di gara, soprattutto se le temperature fossero più alte di oggi”.

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