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MotoGP, Barbera e Aleix Espargarò, la Spagna che non ti aspetti

I portacolori Avintia e Suzuki sono le sorprese del venerdì, sempre in bagarre con i top rider 

MotoGP: Barbera e Aleix Espargarò, la Spagna che non ti aspetti

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C’è una Ducati che sta attirando gran parte dei riflettori. Non è quella di Dovizioso, tantomeno quella di Iannone. Avete capito bene! La Ducati è quella satellite di Hector Barbera, affidata al team Avintia. Un venerdì da protagonista per lo spagnolo, secondo al mattino, quarto al pomeriggio, a tal punto da tenere dietro Valentino Rossi.

Migliore inizio non si poteva desiderare.

Sono molto felice perché abbiamo iniziato con il piede giusto questo Gran Premio di Spagna. La prestazione mi regala fiducia, non avrei potuto chiedere di meglio”.

Sei in bagarre con i big del Campionato.

 “Quando si è in lotta per le prime cinque posizioni è tutto più complicato, perché trovi di fronte i piloti factory. In questa giornata abbiamo dimostrato che ci siamo anche noi, rimanendo nella top five in entrambe le sessioni”.

Pensavi di essere così competitivo?

Prima di arrivare qua pensavamo di aver sbagliato strada per quanto riguarda il lavoro di sviluppo sulla moto. Invece siamo competitivi, stiamo ottenendo ottimi riscontri. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per riuscire a difendere un posto nella Q2 del sabato. Sarebbe un buon punto di partenza, è la prima tappa spagnola del campionato e c’è grande motivazione”.

Se Barbera ha fatto la voce grossa, non si è risparmiato nemmeno Aleix Espargaro. Questa volta Vinales deve recitare la parte di attore non protagonista, lasciando al compagno la scena, capace quest'ultimo di agguantare il terzo tempo nella FP2 del venerdì pomeriggio alle spalle di Lorenzo e Marquez.

Sei partito subito forte.

Sono davvero entusiasta per come abbiamo iniziato questo venerdì. Tutto il team ha fatto un lavoro esemplare, tanto che c’è più calma e allo stesso tempo consapevolezza di fare ulteriori passi avanti con facilità”.

Avete provato diverse soluzioni.

Vero, oggi è stata una giornata di lavoro molto intensa, dove abbiamo avuto modo di provare anche le ali. Pensavo di non doverle utilizzare fino a lunedì, invece il team mi ha dato il via libera”.

Che impressione ti hanno fatto?

Sensazioni sicuramente positive, anche se dobbiamo svilupparle in modo più approfondito. Non rappresentano una novità rivoluzionarla, però in certe condizioni possono essere un vantaggio, in particolare per quanto riguarda la guida.

Il tempo però l’hai fatto senza ali.

Esatto, vuol dire quindi che stiamo lavorando bene”.

 

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