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MotoGP, Dovi: con Michelin si riparte quasi da zero

"I primi turni non sempre dicono la verità". Iannone: "la Ducati sgomma fino in quarta marcia"

Dovi: con Michelin si riparte quasi da zero

Dovizioso aveva avvertito: “aspettiamo l’Europa per avere tutte le conferme sulla GP16”. Per come si sono messe le cose nella prima giornata di prove libere a Jerez, ci sarebbe da preoccuparsi. Il forlivese è 7° a 1”182 da Lorenzo, Iannone 11° a 1”462. La beffa è che al 4° posto c’è la Desmosedici vecchia di due anni di Barbera.

L’ho già spiegato in passato, Hector ha un gran talento e queste gomme livellano molto le prestazioni. Quindi anche con una moto meno evoluta si può essere veloci, ma parliamo di un giro perché in gara poi le cose vanno diversamente”, sottolinea.

La partenza non è stata comunque delle migliori.

E’ vero, ma aspettiamo domani perché potremo continuare a lavorare - dice - La gomma anteriore va bene, mentre la posteriore è più difficile da gestire. Vale per tutti, basta guardare il passo che anche per i migliori è intorno al 1’44” e mezzo. In quel senso non siamo troppo distanti”.

Ma non basta.

So che c’è margine per migliorare - continua - Quest’anno è così, in ogni pista bisogna partire quasi da zero. Non è facile ma bisogna rimanere sereni, senza fasciarci la testa. Le gomme stanno condizionando tutti, con le Bridgestone sapevamo cosa aspettarci ma con le Michelin no. Per questo motivo i primi turni possono non dire sempre la verità”.

Ma la gara?

Come avevo detto, in Europa è tutto diverso e più complicato. Non credo che domenica sapremo già la realtà del campionato, anche se sarà un test importante per tutti”.

Andrea IannoneAnche per Iannone, ancora più indietro del compagno di squadra. Anche l’abruzzese dimostra sicurezza e non si fa prendere dal panico nonostante la partenza in salita.

Non sono preoccupato, perché so cosa siamo stati capaci di fare nelle prime tre gare - afferma - Però è successo qualcosa che non mi aspettavo, ho fatto fatica a essere veloce sin dall’inizio e non sono riuscito a migliorare più di tanto. Stiamo cercando trazione, ma per quando facciamo cambiamenti radicali non riusciamo a migliorare in quel punto, ma in altri non così necessari”.

Le gomme sono le maggiori indiziate.

“Dobbiamo cercare di capire come risolvere il problema - continua - Le gomme, come ad Austin, hanno una carcassa più rigida che su quella pista non era stata un problema ma qui sì. Bisognerà adattare la moto, ma cercherò di farlo anche per il mio stile. Per come guido, se mi togli grip al posteriore mi togli tutto e ora la Ducati slitta fino in quarta marcia.

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