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MotoGP, FP1: Lorenzo si impone, sorpresa Barbera

Rossi terzo davanti alle Honda, in difficoltà la Ducati di Dovizioso e Iannone attardate di un secondo

FP1: Lorenzo si impone, sorpresa Barbera

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Sarà solo la prima sessione, ma Jorge Lorenzo ha già fatto capire che a Jerez non vuole farsi sfuggire l’occasione per recitare un ruolo da protagonista. Austin è alle spalle e davanti al proprio pubblico punta a tornare sul gradino più alto del podio, che manca dalla gara in Qatar. Inizio migliore non poteva esserci per il campione iridato, che nel turno del mattino strappa il miglior tempo grazie al crono di 1’40”270. Nel finale la gomma nuova ha fatto la differenza per il portacolori Yamaha, tanto da permettergli di trovare il guizzo per balzare al comando.

La stessa differenza che sta facendo Hector Barberà. Il portacolori Avintia è la grande sorpresa della FP1, archiviando il turno in seconda posizione (+0.257) con poco più di due decimi di ritardo dal connazionale. Sulla pista di casa la sua Ducati sembra  volare, a differenza di quelle ufficiali, chiamate a fare i conti con alcuni problemi di set up, in particolare per quanto riguarda l’anteriore, dove le Rosse soffrono nelle curve con lunga percorrenza. A parlare per la factory di Borgo Panigale è il secondo di ritardo incassato dal 99. Dovizioso (+1.110) è soltanto nono, mentre addirittura undicesimo Iannone (+1.378),  alle spalle della Honda di Cal Crutchlow.

Se Jorge Lorenzo traccia la strada da seguire, Valentino Rossi non vuole stare certo a guardare. Nonostante sia rimasto in vetta per gran parte della FP1, il Dottore deve accontentarsi del terzo tempo (+0.406) a poco più di quattro decimi dalla vetta. Resta da sottolineare il fatto che il 46 non abbia montato la gomma allo scadere.

Dietro di lui le due Honda, con Daniel Pedrosa (+0.553) davanti a Marc Marquez per soli quindici millesimi. Sfortunato quest’ultimo, rimasto fermo a fine turno proprio quando era impegnato con le prove di partenza. A ridosso dello spagnolo le Suzuki di Vinales e Aleix Espargaro, racchiuse in meno di due decimi. Fuori dalla top ten l’alfiere Pramac Scott Redding, su cui pesa un gap di oltre un secondo e mezzo dalla vetta, tanto da terminare quattordicesimo. Lo braccano le Aprilia di Bradl e Bautista. Diciannovesimo Pirro.

 

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