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“Sono contento sia per Jorge che la Ducati”, è un Andrea Iannone molto politico quello chiamato a rispondere alle domande sull’arrivo di Lorenzo a Borgo Panigale. Una mossa che lo riguarda molto da vicino, perché significa che uno fra lui e Dovizioso dovranno lasciare la squadra a fine anno.
“Penso che Ducati abbia fatto un’ottima scelta, avrà l’opportunità di togliersi dei dubbi nel caso li abbia e di vincere se sarà tutto a posto”.
Non ti ha sorpreso, quindi?
“Dopo tanti anni di crescita era la scelta giusta e necessaria, bisognava mettere a posto tutte le pedine”.
Perché necessaria, non siete sicuri della competitività della Desmosedici?
“Al contrario, lo è e molto. Ci sono solo piccole cose da migliorare, un discorso che vale anche per i nostri avversari, penso che possiamo giocarcela in ogni gara”.
Però significa anche un derby tra te e Dovi per l’ultima sella. Non senti la pressione?
“Assolutamente no, è qualcun altro che la sente. In questo momento bisogna solo fare le gare, saranno loro a dare tutte le risposte”.
E’ questa la tua priorità?
“Sì, dare il massimo. Siamo partiti molto bene e sono stato competitivo in tutte e tre le prime gare, purtroppo il podio è arrivato solo ad Austin”.
Hai fatto degli errori…
“Devo pensare di più ed essere meno istintivo, lo scorso anno avevamo un pacchetto tecnico che permetteva di usare più l’istinto nella guida mentre ora non è possibile. Sono uno che ci mette un po’ a capire che bisogna ragionare, ma meglio tardi che mai (ride)”.
Ti dispiacerebbe non poterti confrontate sulla stessa moto contro Lorenzo?
“E’ una cosa a cui non ho pensato e non ci penserò. La verità è che qui mi sento a casa e nel caso andassi via non sarebbe facile accettarlo, sono abbastanza romantico da questo punto di vista anche se non lo sembro. Penso di essere cresciuto molto in questi anni e non se ne sono accorti solo in Ducati ma anche all’esterno”.
Accetteresti di guidare una Ducati ufficiale in un team privato come Pramac?
“Non credo. Dovrei pensarci su”.
