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SBK, Assen: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Assen si conferma riserva di caccia di Rea che eguaglia Fogarty. Applausi per Savadori in Gara 2 . Strategie Ducati da rivedere. Weekend amaro per Giugliano

Assen: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Weekend carico di emozioni quello appena andato agli archivi sul circuiti di Assen Jonathan Rea , dopo l'Australia inanella una nuova doppietta che scava un solco tra sè e i suoi più diretti inseguitori.

Chaz Davies, che arrivava in Olanda carico come una molla dopo la doppia affermazione di Aragon , rimedia un secondo posto in Gara 1 mentre in Gara 2 arretra in quinta posizione dopo un GP dove non azzecca il momento buono per il cambio gomme e nulla può contro la tattica perfetta invece del duo Kawasaki, ma anche del team Iodaracing, dove un ottimo Lorenzo Savadori colleziona il miglior risultato in SBK con un quarto posto che manda un chiaro messaggio agli uomini Aprilia: Lorenzo è sicuramente un talento sul quale puntare. Qualche aiuto in vista di Imola non sarebbe male. Chi non riesce ancora a convincere è Purtroppo Davide Giugliano che in Olanda incappa in un altro weekend difficile, con un magro bottino di un ritiro ed un ottavo posto in Gara 2. Imola dovrà essere terra di riscatto per lui.

Il BELLO – La Kawasaki approda ad Assen con tante incognite da sciogliere. Un setting che debutta ad Aragon e che non offre la giusta confidenza ai piloti, che lamentano mancanza di trazione. Il tracciato olandese con le basse temperature ci piazza il carico sotto il profilo dello scarso grip delle gomme, ma sia Rea che Sykes chiudono a doppia mandata lo stanzino dei tecnici fino a quando non sbuca un rattoppo ad un situazione delicata. Rea, non velocissimo in prova azzecca assetto e strategie di gara. Sykes manda in fumo Gara 1 per un errore, ma in Gara 2 fa secondo nonostante l'errore nel cambio gomme. Le verdone, ed i suoi piloti, restano al momento un incubo per gli avversari. Cannibali.

IL BRUTTO – Dopo Aragon ci si attendeva la conferma dal GP di Olanda per la Ducati. Sul tracciato spagnolo Davies fa doppietta, in Olanda conclude in seconda piazza Gara 1 (e di per sè arrivare secondo dietro Rea ad Assen è già un risultato di rilievo), ma naufraga insieme a tuttto il team in gara 2 sotto le insidie mandate di Giove Pluvio. Cambi gomme azzeccati nella scelta, ma non nei tempi e Gara compromessa con Rea vincitore e Davies a sbuffare fiamme in quinta posizione. Ad Imola ci vuole il riscatto. Segnali di fumo.

IL CATTIVO – C'è vento in pista, è probabile che dello sporco fuori traiettoria sopratutto lo trovi. Non ce ne voglia il buon Sykes, ma dilapidare un possibile podio con una frenata fuori dalla linea ideale non è stata una bella idea, considerando lo spessore e l'esperienza del pilota. A questo si aggiunge "l'errore di comunicazione" con i meccanici quando c'è stato da sostituire gli pneumatici con una intermedia che ha preso il posto di una slick. Calimero.

LA DELUSIONE – Le condizioni meteo non hanno certo aiutato, ma Davide Giugliano in questo momento si sta impegnando per soddisfare i suoi detrattori che già lo vedono altrove il prossimo anno. Guida una Ducati ufficiale, ma le cose per lui non sembrano imboccare la giusta strada. Quest'anno è meno irruento, ma spesso sembra poco tranquillo e contratto nella guida, oltre a faticare nel reggere il passo dei primi sulla distanza. Forza Davide.

LA SORPRESA – Cambi gomme, asfalto a chiazze, meteo bizzarro e una categoria nuova. Per Lorenzo Savadori Assen sarebbe da mal di testa al solo pensiero di scendere in pista, ma lui da ragazzo determinato e capace, se ne infischia e chiude il weekend in crescita con un piazzamento a ridosso del podio guidando un'Aprilia che sicuramente merita di stare nelle posizioni di vertice. Lei , una moto al top, lui pilota con destino al top. Promessa.

IL SORPASSO – Quarto passaggio Sykes impegnato a non perdere il contatto dalle Honda di Hayden e VD Mark in fuga. Una BMW bianco rossa con sfumature Milwaukee lo affianca all'esterno e lo svernicia come fosse la cosa più facile del mondo. Joshua Brookes danza tra i cordoli del van Drenthe con gomme intermedia. Peccato per la scivolata quando ha deciso di montare la slick posteriore, ma fino a quando è stato in lizza ha fatto grandi numeri, come fumarsi l'intero team Honda in tre curve. Un altro australiano da tenere d'occhio.

LA CURIOSITA' – Il popolo olandese si dimostra più sportivo dei tanti "sportivi" di casa nostra. Applausi a scena aperta al vincitore Rea ed applausi da stadio al pilota di Casa VD Mark a fine gara, dopo che ha gettato alle ortiche un possibile podio (rimediato poi in Gara2). Inoltre, nonostante un diluvio da tregenda segue imperterrito i ragazzi della Superstock infischiandosene di idoli, ma gustandosi un sano spettacolo di motociclismo. Chapeaux

 

 

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