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SBK, STK Assen: dal caos spunta De Rosa

Ben tre partenze non deprimono i piloti, in una pista dalle difficili condizioni De Rosa azzecca le gomme perfette. Secondo Guarnoni e terzo Rinaldi. Mercado attardato è solo nono

STK Assen: dal caos spunta De Rosa

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Seconda gara della stagione per la Superstock 1000, dopo la prima prova ad Aragon vinta dall’argentino Leandro Mercado, è il mitico circuito di Assen ad ospitare i ragazzi della combattuta categoria che si corre solo sui tracciati europei. La pole position del sabato è stata conquistata da Ricky Russo con la Yamaha R1, in una sessione di prove interrotta per il brutto incidente rimediato da Florian Marino, uscitone con una frattura alla gamba. Prima partenza ed anche in questo caso, gara interrotta per incidente allo start.

Tra rotture, interruzioni e ritardi, i piloti sono stati sottoposti a grandi stress, e pure la “gara sprint” non ha agevolato le condizioni di sicurezza necessarie. L’impressione è che la categoria sia un tantino “presa sotto gamba”, ma la professionalità di team e piloti è la medesima di quelli Superbike. La categoria, se nasce come “propedeutica” dovrebbe avere turni con medesima durata della Supersport e della Superbike, quantomeno.

In tutto questo marasma ,alla terza ripartenza  a vincere è Raffaele De Rosa, bravissimo pilota napoletano ex Moto2 ed ora in forza nel team Althea BMW. Ottimo ritmo imposto grazie anche alla scelta di gomme, entrambe da asciutto, che hanno retto benissimo nei soli 9 giri di gara.

 

 

 

 

LA GARA- Condizioni ibride, con asfalto mezzo asciutto/mezzo bagnato e grande battaglia sin dalle prime curve con Russo, Mercado su Ducati, De Rosa con la BMW, ma gara (ancora una volta) interrotta dalla bandera rossa per consentire la rimozione della Kawasaki ZX10R di Andreozzi, caduto alla prima curva ed olio versato in pista.

Nel breve intervallo la frase più significativa l’ha detta proprio Raffaele De Rosa: “In Superstock siamo in 40 piloti, proviamo davvero poco a causa dello scarso tempo che ci mettono a disposizione ed in situazioni meteo come queste l’incidente è quasi inevitabile”.

Come se non bastasse, prima del secondo via ha ricominciato a piovere e la direzione gara annuncia la riduzione della corsa a soli 9 giri complessivi. In fin dei conti, i piloti sono rimasti contenti del nuovo scroscio d’acqua, almeno hanno  potuto decidere la scelta delle gomme, rain per tutti.

Giro di allineamento e motore rotto della Yamaha di Luca Marconi, fumata bianca, mesto ritiro nell’erba bagnata ed ennesima partenza ritardata per la pulizia dell’olio lasciato in pista dalla R1 del pilota.

Una impressionante delegazione di marshall hanno tentato, tastando l’asfalto con le mani, di intuire le condizioni di aderenza della pista: un metodo sicuramente rudimentale, si spera pure efficace.

Terza partenza con pista in condizioni miste tra bagnato ed asciutto, anche in questo caso la scelta delle gomme è stata fondamentale, dove i piloti che partivano dalle retrovie hanno azzardato la scelta da asciutto. Leandro Mercado ha montato una da bagnato davanti e da asciutto al posteriore, Ricky Russo le gomme intermedie, De Rosa ha optato per due slick. Ognuno ha giocato ogni jolly immaginabile, tra consigli dei tecnici ed intuito personale.

Finalmente lo start e Mercado lotta subito con Russo, ed altra caduta nelle retrovie, per fortuna senza brutte conseguenze.

Ritmo guardingo con i piloti a guidare sulle uova, spunta il sole e Russo continua a comandare, secondo Tati Mercado e terzo Raffaele De Rosa con la BMW Althea. Il pilota napoletano tenta di andare in fuga in questa corta gara mentre De Rosa sorpassa Mercado, segnando il giro veloce di gara.

Ed eccolo l’attacco di De Rosa su Russo, all’entrata della ultima chicane, il pilota BMW passa al comando sfruttando la scelta azzeccata di gomme, entrambe da asciutto, in un asfalto del Van Drenthe che si asciuga rapidamente.

Più dietro brutta caduta per Alessandro Andreozzi, che perde la sua Kawasaki e rotola nell’erba, ed altra rottura di una Yamaha.

A 5 giri dal termine incredibile high-side che vede vittima Riccardo Russo, sparato in aria ad una velocità supersonica. Per fortuna, più incazzatura da smaltire che dolore fisico rimediato.

Con De Rosa tranquillamente al comando vediamo un Marco Faccani su Ducati in seconda posizione tallonato da Jeremy Guarnoni con la Kawasaki. Il francese supera l’italiano che a sua volta è attaccato da Michael Ruben Rinaldi, ottimo esordiente di categoria, anche lui con la Ducati Panigale.

Ultimo giro concluso da De Rosa in totale scioltezza, gara dominata da lui che regala al team di Genesio Bevilacqua una bella soddisfazione. Secondo gradino del podio conquistato dal Francese Guarnoni e terzo posto per Rinaldi. Il vincitore di Aragon Mercado conclude solo nono

In campionato De Rosa conduce con 41 punti, seguito da Rinaldi a quota 36, Mercado 32

 

 

 

 

 

 

 

 

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