MotoGP, Marquez: è arrivata la conferma che cercavo

Marquez lascia il Texas soddisfatto, perché ha segnato il quarto centro consecutivo e ha superato anche Schwantz come numero di vittorie nella classe regina. Kevin non l’ha comunque presa troppo male, come vedete dalla foto qui sopra.

“Sembra che in America mi vada sempre tutto bene”, sorride Marquez che poi individua nella scelta anteriore la chiave della gara. E’ stato l’unico dei top rider a correre con l’opzione più morbida.

“Devo ringraziare Michelin che mi ha consigliato bene - spiega - Avevo provato la più dura, ma non riuscivo a usarla. Mi hanno detto che sul finale sarei stato al limite, ma che era possibile usarla. Infatti, dopo 14 giri ha incominciato a scivolare”.

In quel momento, però, Marc era già fuggito.

“Ho spinto molto all’inizio per prendere vantaggio, perché non sapevo quando ci sarebbe stato il calo - racconta - Non sapevo chi fosse caduto, me lo hanno detto solo all’arrivo. Volevo sapere solo il distacco dal secondo e vedevo che continuava ad aumentare, anche se la pista era più lenta rispetto alle prove”.

Il piccolo diavolo aveva bisogno di questa conferma.

“Il GP di Argentina era stato particolare, con il flag to flag, serviva una gara normale - afferma - Qui è stato tutto diverso, ma non sono ancora completamente tranquillo. Voglio aspettare l’Europa dove cambierà ancora una volta ogni cosa”.

Intanto ha un bottino di 21 punti sul più diretto inseguitore.

“E’ un buon margine e Honda sta lavorando per portare delle novità al più presto - continua - Perdo ancora in accelerazione e devo forzare in entrata. Con questo motore ho trovato un buon compromesso, il posteriore scivola il giusto, se miglioriamo in uscita di curva la moto sarà perfetta. E’ incredibile se ripenso ai test in Malesia, quando spingevo al massimo e mi trovavo a un secondo e mezzo da Jorge”.

E’ solo più un brutto ricordo.