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MotoGP, Marquez da sballo, quarto trionfo in Texas, 2° Lorenzo

Primo podio stagionale per Iannone, caduta per Rossi, Dovizioso out centrato da Pedrosa   

Marquez da sballo, quarto trionfo in Texas, 2° Lorenzo

Nella terra dei cowboy Marc Marquez indossa per la quarta volta il distintivo di pilota infallibile. La sua Honda è più veloce di un proiettile, tanto da calare il poker nel Gran Premio delle Americhe. Austin è la sua roccaforte e anche in questa occasione l’ha dimostrato. Gli sono bastati due giri per salutare la concorrenza e mettere in cassaforte il secondo sigillo consecutivo dopo Rio Hondo. Tutto facile verrebbe da dire, non per lui: “Credo di aver fatto una grande prestazione – ha dichiarato sfoggiando sul podio il cappello da cowboy - adoro questo circuito e la gente. Forse non è stata una corsa avvincente, ma non dovevo sbagliare, perché erano fondamentali i 25 punti.

Sul podio del Texas Jorge Lorenzo deve accontentarsi del secondo gradino. L’alfiere della Yamaha ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote all’avversario, ma non c’è stato nulla da fare. Meglio allora consolarsi dopo la caduta di sette giorni fa: “All’inizio sono partito forte, poi però sono arrivato lungo alla prima curva – ha analizzato il 99 - soffrivamo in frenata, ne ero consapevole. Nonostante ciò dobbiamo essere entusiasti per il risultato”.

Lorenzo si riscatta, proprio come Andrea Iannone. Il terzo posto di Austin è una boccata d’ossigeno in seguito all’incidente di domenica scorsa: “E’ il mio primo podio della stagione e  lo dedico a tutto il team  - ha detto Il Maniaco – ho attraversato una settimana complicata e non è stato facile. La pista era molto scivolosa, proprio per questo serviva grande attenzione”.

Gara da dimenticare invece per Valentino Rossi, caduto a terra al secondo giro a causa delle perdita dell’anteriore alla M1. Il Dottore non deponeva le armi anzitempo dal GP di Aragon di due anni fa. Peggio è andata a Dovizioso, centrato questa volta dalla Honda di Pedrosa quando era in seconda posizione. Da ammirare però il gesto dello spagnolo, il quale si è scusato con il forlivese una volta rientrato ai box. Giù dal podio le Suzuki di Vinales ed Espargarò, sesto Redding, seguito da Pol Espargarò e Pirro.   

LA CRONACA – In griglia Marquez sfoggia la morbida all’anteriore così come Aleix Espargarò, Pedrosa opta invece per la stessa scelta al posteriore. Allo spegnimento dei semafori il 93 riesce a contrastare gli attacchi di Lorenzo, tanto che l’alfiere Yamaha arriva lungo in curva in curva quattro, lasciando la seconda posizione alla Ducati di Dovizioso. Il maiorchino è terzo, mentre perde terreno dalla vetta Valentino Rossi, il quale viene scavalcato da Vinales e Pedrosa, tanto da scivolare al sesto posto. Errore per Baz, il quale si vede sfilare dal gruppo.  

La corsa non è nemmeno iniziata che al secondo giro Valentino Rossi perde l’anteriore in curva 2, cadendo a terra. Il Dottore è costretto a ritirarsi, non accadeva dal Gran Premio di Aragon del 2014. Intanto, in vetta, Marc Marquez scappa, rifilando due secondi a Dovizioso, braccato da Lorenzo e Pedrosa. Vinales deve invece fare i conti con il ritorno di Aleix Espargaro e Iannone, scendendo al settimo posto.   

Al quarto giro Lorenzo rompe gli indugi, trovando il varco per conquistare la seconda posizione ai danni di Dovizioso. Lo spagnolo non riesce però a scappare, tallonato dal forlivese e Pedrosa, i quali sono racchiusi in soli due decimi.

Quando mancano quindici giri al termine, ecco il secondo colpo di scena. Pedrosa arriva lungo in curva 1 e centra incredibilmente lo sfortunato Dovizioso, mettendo fine alla rincorsa del pilota di Borgo Panigale. Sembra di rivedere il copione di una settimana fa!  L’alfiere Honda riesce però a ripartire in 17^ posizione. Ad approfittarne è quindi Andrea Iannone, il quale aggancia il podio seguito dalle Ducati di Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Gli incidenti non finiscono qua, perché il giro seguente anche Crutchlow e Bradley Smith finiscono a terra. Più che una gara di moto è una corsa ad eliminazione.

A metà gara le posizioni di testa sono delineate con Marc Marquez che vanta quattro secondi su Lorenzo, mentre a nove insegue Andrea Iannone. Ad accendere la miccia è la lotta tutta in famiglia tra le Suzuki, dove Vinales balza al quarto posto davanti al compagno. Alle loro spalle Redding e Pol Espargarò. Si ferma invece Pedrosa. Lo spagnolo scende dalla propria moto dirigendosi verso il box Ducati per porgere le proprie scuse a Dovizioso in seguito all’incidente.

In pista Marc Marquez non sembra avere intenzione di accontentarsi, siglando il miglior tempo e regalando addirittura alcuni traversi. Il distacco su Lorenzo sfiora i sette secondi, mentre Iannone insegue terzo. Nella top ten si inserisce anche Pirro, ottavo davanti a Barbera e Bradl.   

Per il 93 della Honda la strada è spianata. Marquez firma quindi il poker ad Austin, precedendo sotto la bandiera a scacchi Lorenzo e Iannone. In casa Suzuki Vinales giunge quarto davanti al compagno Aleix, mentre sesto un sorprendente Scott Redding, poi Pol Espargarò, Pirro, Barbera e Bradl.  

 

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