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MotoGP, Michelin. Ad Austin un altro allarme gomme

Lo penumatico posteriore si distrugge sul lato desto: pressione e asfalto sporco gli indiziati. Domani ne arriverà uno più duro

Michelin. Ad Austin un altro allarme gomme

Non è una grossa sorpresa vedere Marquez davanti a tutti al pronti-via ad Austin. Il Texas è il regno del piccolo diavolo e nessuno è mai riuscito a rubargli la corona. Però, questa volta, i rivali sono più vicini: soprattutto Lorenzo.

E’ presto per dire che Marc è battibile, ma una piccola crepa si intravede nell’armatura.

Un grande ruolo lo avranno certamente le gomme, perché Michelin per oggi ha messo a disposizione ai piloti solo una gomma posteriore. L’altra, la più dura, sta arrivando ma non prima di questa sera. Intanto la morbida ha creato qualche problema, distruggendosi sul lato destro.

La pressione di gonfiaggio e l’asfalto sporco gli indiziati al momento per il problema.

MARC MARQUEZ: TUTTI PIU’ VICINI RISPETTO AL PASSATO - “Sono contento di come stanno andando le cose per il momento, in accelerazione perdo un po’ ma meno rispetto al passato. Come mi aspettavo, sarà una gara più difficile rispetto agli anni scorsi, perché siamo tutti vicini”.

“Il punto interrogativo è la gomma posteriore, che sul lato destro è praticamente distrutta.  I motivi potrebbero essere diversi, uno è la pista che deve ancora gommarsi. Il secondo è che Michelin ci ha detto di usare pressioni più basse, questo garantisce più grip ma minore durata. Aspettiamo di capire cosa succederà, domani arriveranno anche le gomme più dure”.

Ho provato anche delle nuove ali, più grandi. Ho avvertito la differenza, ora dobbiamo analizzare i dati, per capire se ci fanno perdere troppo in velocità massima”.

JORGE LORENZO, MAI PARTITO COSI’ BENE -Sono abbastanza contento di questo primo turno perché in passato ho faticato molto su questa pista, mentre oggi mi sembra di avere trovato un buon passo fin dall’inizio. Mi sento molto più fiducioso sia in frenata che in accelerazione e anche l’asfalto non è sporco come lo scorso anno. Sono partito molto meglio, ora guardo avanti, al turno del pomeriggio, per scoprire se sarò in grado di fare un altro passo avanti”.

Andrea IannoneANDREA IANNONE, CON PICCOLI AGGIUSTAMENTI PER UN GRANDE PASSO AVANTI - E’ stato un turno abbastanza positivo, sono contento perché ho capito molto velocemente dove migliorare. Niente di troppo grave, ma se riusciremo a sistemare quei punti potremo fare un passo avanti importante.  Per quanto riguarda le gomme, direi che vanno abbastanza bene anche se è difficile avere le idee chiare dopo un solo turno. La situazione è migliore rispetto all’Argentina, direi ai livelli del Qatar. Il posteriore si rovina molto sulla destra, ma penso perché l’asfalto è ancora sporco”.

ANDREA DOVIZIOSO, MARQUEZ? IMPICCATO MA SOTTO CONTROLLO -I tempi sono ancora alti, ma le sensazioni positive. Con tre opzioni di gomme anteriori la quantità è bassa, ho usato quella che aveva provocato la vibrazione in Argentina ed è successo lo stesso. Inoltre, al posteriore, sul lato destro lo pneumatico si distrugge e all’ultima uscita ho rischiato di cadere, perché perdevo aderenza in entrata”.

Marquez? Lui fa paura, mi è capitato di seguirlo alla prima uscita. Questa è una pista difficile, che va interpretata e Marc ce l’ha in mente. Guida impiccato, ma si vede che ha tutto sotto controllo. Con il passare dei turni ci avvicineremo, ma lui parte avvantaggiato”.

Valentino RossiVALENTINO ROSSI, LA GOMMA POSTERIORE E’ IL PROBLEMA -Avevo iniziato il turno abbastanza bene, ma poi ho avuto alcuni problemi con la gomma posteriore che ha iniziato a muoversi molto. La seconda metà della sessione è stata abbastanza difficile e non sono riuscito a migliorare il mio tempo. Dobbiamo ancora lavorare sul bilanciamento delle moto, sarà su questo che ci contreremo nel pomeriggio e proveremo alcune cose per migliorare le mie sensazioni”.

DANI PEDROSA: NON HO L’ASSETTO GIUSTO - Ho provato un nuovo setup ma non è andato bene. Ho problemi in accelerazione, che qui conta molto. La gomma fa bene, ma slitta un po’ alla massima apertura del gas. Non è comunque una cosa di cui mi sia preoccupato troppo, perché non avendo l’assetto giusto non ho potuto concentrarmi su questo aspetto”.

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