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È la sua roccaforte. A parlare sono i numeri, che lo vedono trionfatore in tutte e tre le occasioni, ovvero da quando la MotoGP fa tappa ad Asutin. Nonostante lui abbia detto che quest’anno la musica sarà diversa dal solito, causa alcune difficoltà in accelerazione della sua Honda, gli indizi lo vedo ancora come il favorito. Marc Marquez vuole calare il poker al COTA, confermando quanto visto la scorsa settimana in Argentina.
Con il successo di Rio Hondo ( il 25° nella classe regina come Schwantz), l’alfiere Honda ha raggiunto le 51 vittorie in carriera, proprio come il compagno Daniel Pedrosa, che ora punta a sorpassarlo. Qualora ci riuscisse, aggancerebbe Phil Read, mentre a 54 c’è l’australiano Mick Doohan. Più distaccato invece Jorge Lorenzo, che ne vanta 62. Oltre che per Marc Marquez, il GP delle Americhe sarà un banco di prova importante anche per il malese Pawi, vera e propria rivelazione dell’ultimo appuntamento, riportando sul gradino più alto del podio i colori asiatici a distanza di sei anni.
Sempre nella minima cilindrata sarà chiamato al riscatto Niccolò Antonelli. Quello del Texas non è certo tra i circuiti preferiti per il romagnolo, il quale è finito a terra in tutte le precedenti edizioni. Solo lo scorso anno ha visto la bandiera a scacchi, terminando però in 23^ posizione.
Nella classe intermedia Simone Corsi e Julian Simon festeggeranno invece i cento GP in Moto 2, di certo vorranno festeggiare questo traguardo nel modo migliore, magari conquistando proprio un podio. Lo stesso su cui è salito una settimana fa Johann Zarco, ottenendo la nona vittoria nella categoria. Dopo un inizio in sordina, per il francese la prova è stata quindi superata.
