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Moto Guzzi V7 II: il futuro può attendere

TEST – Tanto fascino e personalità per la V7 II. L'abbiamo scoperta con l'allestimento Scrambler. Ben rifinita e curata nei dettagli, riesce a far rivivere il mito degli anni '70. Prezzo a partire da 8.720 Euro c.i.m.

Moto - Test: Moto Guzzi V7 II: il futuro può attendere

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Pensiamoci bene. Cosa deve riuscire a trasmettere una motocicletta per farci battere il cuore? Emozioni, certo. Ma siamo sul vago. La motocicletta (preferiamo usare il termine completo) non è solo un banale mezzo di trasporto. La motocicletta è piacere nel guidarla, nel vederla posizionata sul cavalletto, magari mentre si è a fare due chiacchiere con gli amici. E' il gusto di afferrare il manubrio e sentirne le pulsazioni del cuore. Del suo. Del motore, ma anche nel nostro che viaggia all'unisono con i gradi di rotazione del gas.

Ed in fatto di pulsazioni, quando si ha sotto al sedere un bicilindrico come il leggendario V trasversale Guzzi, molti sanno bene di cosa stiamo parlando. Un battito che si fa sentire pieno, pastoso, già al primo vagire di scoppio appena dato il tocco sull'avviamento. La Moto Guzzi V7II è di quelle moto con personalità da vendere. E non ha bisogno di elettroniche degne di un caccia da combattimento per essere efficace e farci sentire a nostro agio. Ha un motore con la giusta cavalleria, un telaio, un serbatoio, ruote a raggi ed un manubrio attraverso il quale condurla attraverso città mare o monti. Vi sembra il minimo? Si, certo. Ma la motocicletta è questo, il resto sono emozioni, il farci sentire motociclisti, ma senza esasperazioni moderne. Motociclisti, nel puro e meraviglioso spirito che declama questo termine.

L'ANALISI- Tradizione, personalità, ma la Moto Guzzi V7 II è pur sempre figlia del nostro tempo. Ed allora un equipaggiamento elettronico lo ha anche lei. Perchè la sicurezza oggi non può prescindere da certi dispositivi. Il V7 II offre di serie sistemi di sicurezza quali ABS e il traction control disinseribile di Moto Guzzi (MGCT). Il rinnovamento tecnico rispetto alla precedente generazione parte dal propulsore: avviato nel 2012 con la parte termica, la gestione elettronica e l’alimentazione del motore e proseguito poi con un nuovo generatore e l’introduzione della lubrificazione forzata con una pompa dell’olio migliorata. Il bicilindrico trasversale a V di 90° da 48 cv a 6.250 giri/min di potenza e 59 Nm a 3.000 giri/min di coppia, ha un nuovo cambio con spaziatura a sei marce con i primi e gli ultimi due rapporti ravvicinati in grado di diminuire il calo di giri tra un rapporto e l’altro. Morbido, silenzioso e preciso negli innesti.

Un'altra modifica è rappresentata dal riposizionamento del propulsore, inclinato di 4° in avanti e ribassato di 10 mm. Il conseguente nuovo bilanciamento favorisce una guida molto più intuitiva e facile. 

Lo spostamento del motore ha avuto benefici anche in termini di comfort: sono stati guadagnati tre centimetri di spazio per le ginocchia, che consentono, grazie anche alle pedane, ribassate di 25 mm, di ospitare comodamente anche piloti di statura ben sopra la media. 

L'esemplare dai noi provato aveva su montate le parti del Kit Scrambler che Guzzi offre ai clienti. Scarico Arrow, tabelle portanumero in alluminio satinato, pedane, ammortizzatori pluriregolabili e tante altre parti di cui leggete alla fine del test.

COME VA, IMMAGINI DA RIVIVERE - Giro di chiave, colpo all'avviamento e i due pistoni iniziano a borbottare, trasmettendo il loro movimento al manubrio, facendo sentire un qualcosa di vivo sotto di noi. Pulsazioni, che non diventano fastidiose, che vengono smorzate appena si sale di regime, e ripresentandosi quando si sale con i giri, ma non danno fastidio, quasi accarezzano i palmi delle mani mentre afferrano quel manubrio largo e poco spiovente, che ti fa sentire padrone della strada. La sella è ben imbottita, ampia e con spazio a sufficienza per due persone. Nulla di sacrificato anche per il secondo. Si sta comodi in due con il passeggero che siede morbido e senza essere un intralcio per chi guida.

In città la fluidità di manovra e maneggevolezza sono notevoli, con la V7 II sempre pronta nei guizzi e svolte nel traffico. Piace il cambio, fluido e senza problemi di impuntamenti con la frizione morbida e ben modulabile. Un neo arriva dalla coppia di mono posteriori del kit. Con il setting di serie risultano secchi nella risposta e fanno sedere troppo la moto in accelerazione. La sella ben imbottita fa comunque il suo lavoro per assorbire le asperità. La possibilità di regolazione aiuta tanto, e migliora la situazione sostenendo di più il retrotreno nelle aperture e sulle buche. Ci è piaciuto invece il lavoro della forcella, con un affondamento ben bilanciato e dal giusto compromesso in fatto di comfort. Da rivedere l'azione del freno monodisco anteriore. un po' molle quando chiamato in causa. Promosso invece il posteriore.

Il motore è gustoso pieno e pronto quando chiamato in causa. Ha dalla sua un'erogazione rotonda sin dai bassi, e la scelta di ravvicinare i rapporti ha fatto bene alla risposta del gas, che risulta sempre fluida da quota 1800 giri/min. Nell'allestimento da noi testato grazie al tromboncino Arrow che sale alto (come vuole la moda Scrambler), il sound e gasante con la giusta dose di decibel che non esitiamo a tirar fuori anche a moto ferma. Lo scarico così posizionato però leva un po' di spazio alla pedana che risulta per un quarto coperta dal silenziatore. Le paratie anticalore svolgono comunque il loro lavoro scongiurando il rischio di accidentali scottature. Ma sarebbe preferibile un andamento diverso della staffa reggi pedana per mantenere la gamba del passeggero più distante.

DEBRIEFING – Moto dal fascino intramontabile la Moto Guzzi V7. CI PIACE: Personalità, stile, guida sciolta e dal motore che ti gasa per le note che tira fuori. Una motocicletta con cui sentirsi vivi, parte di un' epoca ormai passata, ma che ancora esercita il suo fascino su tanti motociclisti. Buono il comportamento del motore, dai consumi che nel nostro test sono stati la voce meno impellente, dato l'irrisoria sete del bicilindrico. NON CI PIACE:  la frenata anteriore la preferiremmo con più mordente. Il setting della coppia di ammortizzatori posteriori non ci ha convinto. Ma esiste la possibilità di regolazioni e questo aiuta tanto. La borsa laterale , molto pratica e dalla buona fattura sarebbe preferibile asportabile. Infine la pedana lato destro del passeggero preferiremmo fosse maggiormente distanziata dallo scarico. 

Per la Moto Guzzi V7 II (disponibile in versione Stone, Special e Racer) sono previsti vari allestimenti di stile: Scrambler, Dark Rider, Legend, Dapper, Clubber, Ace e Lady Guzzi rivolta ad un utenza femminile . Prezzi:  a partire da 8.720 euro c.i.m. per la versione Stone. Mentre per la la Special il prezzo è di 9.120 euro c.i.m. La Racer a 10.450 euro sempre formula c.i.m.

Mot Guzzi offre innumerevoli possibilità di customizzare la propria V7 attingendo dal vasto catalogo di accessori disponibili. Collegandosi inoltre su www.garagemotoguzzi.com si entra in una vera a propria officina virtuale dove ogni appassionato può configurare la sua V7 in maniera libera, oltre a condividere le immagini della propria special.

Di seguito la parti del kit “Scramabler” montate sulla V7 II protagonista del nostro test. I prezzi sono da intendersi di listino f.c.

  • KIT COPPIA PARAFANGHI ALLUMINIO SATINATO€ 525,00
  • KIT TRIS TABELLE IN ALLUMINIO SATINATO€ 544,00
  • KIT COPPIA COPRI INIETTORI IN ALL. SATIN€ 115,00
  • KIT PORTATACCHI PICCOLO VERNICIATO NERO€ 157,00
  • KIT PEDANE OFF ROAD PILOTA€ 35,00
  • SELLA CON IMBOTTITURE€ 163,00
  • KIT TELAIETTO PER BORSA SINISTRA€ 115,00
  • KIT SUPPORTO TARGA V7 OMOLOGATO€ 99,00
  • KIT BORSA LATERALE SINISTRA CUOIO NERO€ 229,00
  • SCARICO ARROW (VERSIONI ABS)€ 1.406,00
  • STAFFA SUPP. SCARICO ALTO X PARAF. ALLUM€ 9,00
  • AMMORTIZZATORI PERFORMANCE€ 741,00
  • KIT ESTENSIONE PEDANA IN ALLUM. LAVORATO€ 28,00
  • KIT PUNTALE PEDALE IN ALLUM. LAVORATO€ 15,00
  • BORSA PORTA ATTREZZI NERA P.PACCHI€ 170,00
  • COPPIA PNEUMATICI GOLDEN TYRE V7€ 259,00

Per la nostra prova della Moto Guzzi V7 II abbiamo utilizzato capi vintage dal catalogo Dainese:

Casco RP60 AGV MULTI - Rappresenta la proposta AGV dedicata allo stile retrò, riprendendo dalla propria tradizione quello stile inconfondibile che i suoi piloti (primo fra tutti Renzo Pasolini) hanno portato in pista nel passato. La calotta in fibra di vetro ACF (Advanced Composite Fiber) garantisce sicurezza e leggerezza. Gli interni, removibili e lavabili, sono in Dry-Comfort con trattamento igienizzante che evita la formazione di batteri e previene le allergie. La dotazione di serie dell’RP60 include gli occhialoni da moto in puro stile retrò (solo nella versione ECE 2205) ed il tettuccio fumé trasparente. Il sistema di ritenzione ha la chiusura DD con doppio anello.

Giacca Dainese Mike Pelle - Giacca moto in pelle, sicura,ergonomica e tecnologica dal gusto vintage è in pelle con rifiniture "used" per creare un effetto vissuto

 

Guanti Dainese BLACKJACK - Guanto dal design elegante e classico, con un look rètro, fresco e alla moda. Blackjack è disponibile anche in versione Lady, ed è adatto in particolare per calde e piacevoli giornate in moto nei mesi primaverili ed estivi. Inserti elastici e possibilità di regolazione del polso garantiscono infine un fit ottimale e comodo.

Stivali Dainese ANFIBIO CAFE'- Le sfide sulla North Circular, le gite verso il lungomare di Brighton, le serate nei locali più amati dai rockers, fra giubbotti in pelle, spille e brillantina. Alla magia dei sixties e del mondo delle cafe racer è dedicato questo anfibio, che ripropone con soluzioni tecniche moderne lo stile inconfondibile degli anfibi da lavoro di quegli anni. Costruito in pelle bovina e inserti in pelle crosta, sotto un look vintage Cafè nasconde inserti in nylon sui malleoli ed una fodera a doppia frontura traspirante, per soddisfare anche i rocker più tecnici ed esigenti in termini di qualità.

Pantaloni Dainese D1 EVO - Jeans tecnici studiati sia per un uso cittadino che sportivo, i D1 Evo sono confezionati in tessuto morbido e confortevole grazie al trattamento stone wash ma protettivi grazie all'intreccio di fibra aramidica e cotone di alta qualità. Hanno protezioni certificate Pro-Shape sulle ginocchia.

 

 

 

 

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