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MotoGP, P.Espargarò: Vi racconto tutti i tracciati 2016

"Il Mugello è il posto ideale da spettatore, a Phillip Island ci vogliono le palle"


Il motomondiale è solo all’inizio, ma lui ha deciso di portarci alla scoperta di ogni tracciato di questo 2016, raccontandoci i retroscena, le vittorie, i sorpassi e anche le cadute che hanno caratterizzato la sua carriera. Il compito è toccato a Pol Espargaro. Un viaggio lungo 18 appuntamenti quello dell’alfiere Tech3, che ci accompagna dal calore dell’Argentina fino alla pista di casa di Valencia, passando per il casino del Mugello e Phillip Island, quella che lui definisce una seconda casa dove però servono gli attributi per gareggiare.

Qatar, Losail

È la prima gara. Prima partenza, prime sgomitate al chiaro di luna e delle luci di Losail! È molto differente da un Grand Prix canonico…ed è anche il primo della stagione quindi i nervi sono parecchio tesi. È piuttosto stressante e non mi piace questa sensazione. Dico sempre che i risultati di questa tappa non sono indice di quello che succederà nel resto della stagione.”

Argentina, Termas de Rio Hondo

Gente fuori di testa! Si tratta di un altro weekend stressante, ma i fan sono così sfegatati che vogliono toccarti e vedere se sei vero! E nella piccola cittadina tutto sembra fatiscente ma i tifosi sono così esaltati che rendono tutto bellissimo.”

Austin, Circuit of the Americas

Lo adoro! Specialmente alla griglia di partenza quando cantano l’inno nazionale. Non è il mio, ma se mi chiedessero qual’è il momento più emozionante della stagione, risponderei proprio quello di sentire quella musica, vedere le persone con la mano sul cuore e il suono dei cannoni. Tutte cose che ti fanno sentire così importante! Il percorso è eccezionale, ma anche molto impegnativo.”

Spagna, Jerez

Penso che potrei anche chiudere gli occhi durante un giro a Jerez. Ho fatto talmente tante gare, incidenti, esperienze buone e cattive. È la prima delle tappe europee, quindi puoi usare il tuo motorhome e stare tranquillo. È dove per me inizia davvero la stagione. Adoro le due curve ‘Nieto’ e ‘Peluqui’; sono folli e velocissime.”

Francia, Le Mans

Non saprei dire perché, ma Le Mans mi è sempre piaciuta e sono sempre andato bene. Ho vinto nella classe 125 e Moto2 e sono arrivato quarto nella mia prima stagione in MotoGP. Sono sponsorizzato da Monster e loro sono sponsor anche dell’intero evento già da parecchi anni, il team Tech3 è francese quindi mi sento un po’ a casa.

Italia, Mugello

Ah il Mugello! Le ha proprio tutte! Glamour, velocità e tecnica. È un circuito dal sangue caldo, proprio come gli italiani. Dopo i primi due giri ti tremano le gambe perché sfreccia dappertutto, in alto in basso e con queste curve lunghissime. È adrenalina pura. Durante il GP c’è gente ovunque e di solito anche il tempo è favorevole. Se qualcuno mi chiedesse dove andare per vedere una gara di MotoGP risponderei decisamente “Mugello”. Anche se non si riesce molto a dormire la notte perché dal campeggio arrivano rombi come in un campo di guerra!

Catalunya, Montmelo

Ci sono tre parti particolarmente speciali in questo percorso. La curva cinque, la più lenta, dove tutti gli ‘Espargarins’ (il nostro fan club Aleix & Pol), i nostri amici e le nostre famiglie si riuniscono per vedere la gara. La curva successiva, in cui tocchi l’asfalto con la spalla. È una curva bellissima. E l’ultima che è anche l’ultimo momento in cui si può davvero superare –  vedi tutta la gente che c’è nello stadio e l’ultimo giro può essere davvero speciale.”

Olanda, Assen

Non so il motivo ma ad Assen sono sempre veloce. La stagione scorsa ho avuto molti problemi ma quando sono arrivato ad Assen è stata una boccata d’ aria fresca. Ho fatto una bella gara e sono arrivato nella top 5, nonostante i problemi al braccio ho lottato duramente. Mi piace questo circuito con le sue curve lunghe. Funziona bene con le Yamaha perché tengono bene la velocità in curva. Qui puoi usare tutto il potenziale della moto.”

Germania, Sachsenring

Ero veloce in 125 e Moto2, ma con la Yamaha è parecchio diverso. Mi piace moltissimo il percorso nonostante sia difficile da gestire. È un tracciato corto e con le MotoGP devi aprire e chiudere il gas in continuazione e gestire la potenza della moto. L’elettronica qui è molto importante, così come le condizioni fisiche. Il meteo è imprevedibile ma è un posto bellissimo e si percepisce molta passione.

Austria, Red Bull Ring

Un nuovo circuito, e non succede spesso nel MotoGP. Significa che siamo tutti alla pari, almeno il primo giorno! I ragazzi del team saranno occupati nel settaggio dell’elettronica e spariranno per un po’. Ho visto il layout del percorso e mi piace. Vedremo come sarà il clima ma non vedo l’ora di provare questa nuova esperienza”.

Repubblica Ceca, Brno

C’è sempre tantissimo entusiasmo da parte del pubblico locale. Lo scorso anno pochi secondi mi separarono da Bradley Smith, questa volta voglio la rivincita”.

Gran Bretagna, Silverstone

“Amo Silverstone, anche col bagnato. Nel 2015 ho fatto una delle più belle gare di sempre. Ne ho fatta una bella in Moto2, e poi quella volta che ho lottato contro Marquez e ho vinto. Mi piace la sensazione e la motivazione che mi da perché sono in campo nemico, ovvero quello di del mio compagno Bradley Smith”

San Marino, Misano

Mi succede sempre qualcosa a Misano. Ogni volta qualcosa di strano! La più memorabile è stata quando mi sono scontrato con Iannone nell’ultima curva nel 2009 in 125. Ho vinto due gare di fila e stavo cercando la terza quando mi ha buttato fuori. Un sacco di gente ha visto la mia reazione (ho rotto il cupolino della moto di Iannone) e ha parlato di me per molto tempo. L’accaduto mi ha messo nel mirino, ma ho avuto anche un sacco di solidarietà per quell’episodio. Quando lo guardo su Youtube ora penso ‘urghh’. È stato un peccato. Ero molto giovane e volevo veramente tanto quelle tre di fila!

Spagna, Aragon

Ogni anno sempre più persone vengono a vedere questa gara e l’organizzazione è decisamente ottima. Ho fatto una bella gara nel 2015. Sono partito quinto e poi ho avuto un problema con il gearbox, ma ho raggiunto comunque il quarto posto. Mi sento a mio agio lì, anche se ci sono parecchi cambi di pendenza ed è molto duro a livello fisico. È un percorso dove è fondamentale avere il giusto setting per la moto, magari non tanto dal punto di vista elettronico, ma tutto il resto deve essere perfetto.

Giappone, Motegi

Motegi non mi piace proprio, nonostante la gente sia fantastica. La loro passione per le moto è diversa dagli altri. Sono molto rispettosi ma vivono davvero per questo sport. Quando siamo andati a Suzuka per la 8 ore ho pensato che fossero davvero incredibili. Ad esempio in Spagna ci sono moltissimi rider e le gare sono molto seguite, ma in Giappone vedi una cultura, una storia e un amore per le moto che è ancora diverso. I fan arrivano alle gare con foto vecchie e regalini! Ho vinto il campionato a Motegi ma non sono mai più stato così veloce lì. Ricordo che me la giocavo con Marquez in 125 e Moto2 e lui era piuttosto piccoletto, il percorso è tutto un frena-accelera-frena-accelera e in accelerazione guadagnava sempre qualche metro. Ho dovuto spingere al massimo per superarlo. Ho patito parecchio questo circuito ma i risultati e i ricordi sono comunque positivi.”

Australia, Phillip Island

Il miglior circuito per me e mi diverto moltissimo. Il layout è incredibile, e qui si tratta di tirare fuori le palle! La location è stupenda, quando non vado in moto mi alzo la mattina e vado a surfare. Adoro la natura. Vivo in Andorra tra le montagne e lì c’è un aria simile, fresca e con un sentore di libertà. Di notte vedi le stelle e sembra di essere in paradiso. Dovessi mai ritirarmi da qualche parte credo andrei lì. Phillip Island è stata anche una delle mie gare migliori, quando ho concluso venti secondi davanti al secondo. Credo di detenere ancora il record del giro veloce. Quando gareggio in quel circuito volo! Se sono bravo a surfare? Diciamo non male! Non so fare tricks ma so prendere le onde. Dopo le moto, è il mio sport preferito.”

Malaysia, Sepang

Se l’Australia è la mia tappa preferita, Sepang è la peggiore! Soffro parecchio il caldo e il mio stile di riding non è dei migliori quando non c’è grip. Sono aggressivo con l’acceleratore e in un circuito come Sepang più lo fai andare e più rischi di consumare le gomme e non avere velocità in curva. Sono abbastanza bravo a usare il corpo per i cambi di direzione in percorsi stretti, ma qui bisogna essere super morbidi – sullo stile di Lorenzo. Non mi piace ma è un bene fare i test in quel circuito prima della stagione e continuare a provare e migliorare.

Spagna, Valencia

Un altro circuito dove apri e chiudi in continuazione, ma dato che ho corso parecchie gare in Spagna e Catalogna, dopo tanti podi mi sento molto a mio agio qui. L’anno scorso sono arrivato quinto, per niente male. Il percorso non era eccezionale ma mi piace il fatto di sentirmi a casa! È un altra gara in Spagna quindi i miei amici vengono a vedermi, e inoltre è l’ultima dell’anno, quindi qui ci si può dimenticare una stagione brutta o festeggiarne una bella. I test del lunedì successivo possono andare bene o essere molto frustranti. È quando ti danno la vecchia moto ufficiale e pensi  ‘Wow! Adesso capisco come fanno ad accelerare così’ È curioso sentire le differenze”.

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