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MotoGP, Iannone: vicini a chiudere il cerchio

"Ho una super moto". Dovizioso: "la conferma di tutto il lavoro fatto nell'inverno"


I due Andrea lo avevano detto chiaramente che le Ducati a Losail avrebbero potuto dire la loro e i fatti stanno dando ragione alle parole. Le GP16 volano sul rettilineo sul filo dei 350 km/h e Iannone è stato in testa per i due turni di libere di oggi, “sono felice, perché non mi era mai capitato prima in MotoGP”.

I sorrisi si sprecano e gli avversari non possono dormire sonno tranquilli pensando ai razzi di Borgo Panigale. “E’ stata una giornata perfetta - commenta il pilota di Vasto - però bisogna continuare a lavorare. Non basta essere primo per dire che è tutto a posto. Con gomme nuove ho ancora qualche piccolo problema da risolvere e domani sarà importante conquistare la prima fila”.

Un’impresa che sembra largamente alla sua portata.

Con le Bridgestone era diverso, si poteva spingere forte dal primo giro, mentre le Michelin danno il meglio al 3° o al 4° - spiega - Oggi ho provato a tirare subito e non è andata male, comunque”.

La velocità in rettilineo gli darà una mano…

Sono orgoglioso del lavoro di tutti gli ingegneri, mi hanno dato una moto super - dice - Non ha punti deboli, solo piccoli dettagli da sistemare. Quali? Serve maggiore stabilità nei cambi di direzione, diminuire qualche movimento in uscita e la trazione. Solo piccole cose, che ci permetterebbero di chiudere il cerchio.

Anche Dovizioso è ottimista. Il suo quarto posto è la risposta che cercava, la dimostrazione di una crescita costante e che non è ancora terminata.

Andrea DoviziosoE’ la conferma del lavoro che abbiamo fatto dal primo giorno di test a oggi - sottolinea - Le sensazioni in sella sono buone e il tempo anche, anche perché nel mio giro veloce ho fatto un errore alla curva 15. La fiducia è aumentata passo dopo passo”.

Cosa manca ancora?

“Sistemare i dettagli - risponde - Abbiamo le idee chiare su dove intervenire, siamo stati molto lucidi nel nostro lavoro. Sono contento della mia velocità, ma ora bisogna acquisire maggiore fluidità. La differenza in gara la fa la facilità con cui si gira forte e con le Michelin non è così semplice farlo”.

L’anno scorso il Dovi si giocò la vittoria…

Ero più veloce degli altri, in un certo senso era tutto più facile. Adesso arrivo da una  una situazione diversa, il finale della scorsa stagione è stato complicato per me e le gomme sono molto diverse. E’ tutto un po’ più difficile".

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