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MotoGP, Iannone: non voglio lasciare niente al caso

Dovizioso rallentato dal chattering: "dobbiamo capire se è colpa del setup o della gomma"

Iannone: non voglio lasciare niente al caso

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Qual è la vera Ducati? Quella di Iannone, 3° a 0”296 da Lorenzo, o quella di Dovizioso, 9° a 0”947? A risolvere l’enigma ci pensano le parole dei due piloti. L’abruzzese ha confermato quanto di buono visto nei test, mentre il forlivese ha dovuto fare fronte a un imprevisto che lo ha rallentato.

E’ stata una gran bella partenza - esordisce il Maniaco - Le sensazioni sono state ottime. L’unico punto negativo è stato quando abbiamo tentato una modifica a fine turno per migliorare la stabilità che però ha peggiorato l’inserimento in curva. Per questo motivo non sono riuscito a migliorare il mio tempo. Però è stato utile capire quale strada non prendere”.

Iannone è quasi stupito delle sue prestazioni.

Nel primo turno di libere volevo soprattutto controllare che le due moto si comportassero allo stesso modo, essendo nuove, ma il tempo è venuto lo stesso - spiega - Su questa pista il potenziale è molto alto, ora non dobbiamo lasciare niente al caso e lavorare sui dettagli”.

Andrea è carico al punto giusto.

E’ sempre importanti essere positivi all’inizio - sottolinea - Nell’inverno abbiamo usato un nuovo metodo di lavoro, maggiormente finalizzato alla gara che alla prestazione pura. Ora posso dire che è stato una fortuna agire così. Oggi non ho usato neanche la gomma morbida e spero che domani mi permetta di essere ancora più veloce”.

Andrea DoviziosoDall’altra parte c’è il Dovi che è invece apparso più in difficoltà. C’è una spiegazione tecnica: il chattering. “Non è niente di preoccupante - mette le mani avanti - Ho patito una vibrazione all’anteriore che non era mai comparsa nei test. Questo ha reso tutto più complicato e non ho voluto rischiare con questo problema, anche se sarei potuto scendere sotto il 1’56”.

Ora bisogna capire cosa è successo.

Potrebbe essere colpa del setup, oppure della gomma. Avendo però gli pneumatici contanti non abbiamo voluto usarne un’altra oggi - continua - La pista era diversa rispetto ai test, non so dire se migliore o peggiore perché i tempi sono stati veloce. Io mi sono concentrato sul trovare un buon assetto con la copertura morbida al posteriore, un punto su cui avevamo faticato due settimane fa”.

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