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MotoGP, Iannone e Dovizioso: l'anno giusto per Ducati

L'abruzzese: "pretendo da me e dal team migliori risultati". Il forlivese: "è arrivato il momento"


Non ci sono più scuse, né ‘se’ né ‘ma’. Per la Ducati il 2016 deve essere l’anno della consacrazione, che significa lottare ad armi pari con i migliori e vincere. Nella scorsa stagione la Desmosedici si è tolta di dosso l’etichetta di Cenerentola del motomondiale, è il momento dell’ultimo passo in avanti.

Ci presentiamo bene alla prima gara dopo test molto positivi - sorride Iannone - Abbiamo le idee ben chiare e ci sono ancora punti su cui migliorare, non mi preoccupano, anzi significa che c’è ancora margine”.

Il trampolino giusto da cui spiccare il volo.

Abbiano tutto il potenziale per stare nelle prime posizioni, per raggiungere risultati migliori rispetto al passato - assicura l’abruzzese - Lo esigo sia da me stesso che dalla mia squadra. Dobbiamo solo continuare a lavorare come fatto nei test”.

Il Maniaco è carico a molla.

Mi sento molto tranquillo - continua - Con i cambiamenti regolamentari, siamo tutti più vicini: sia le moto satellite con le ufficiali che tutti i piloti. Ci sarà sicuramente più spettacolo, so che potrò fare bene ma saranno in molti nelle mie stesse condizioni: mi aspetto una bella battaglia”.

E l’importante non è partecipare.

“Pretendo dei risultati importanti, tutto il resto, come il mercato, lascia il tempo che trova - afferma - In questi anni prima ci siamo avvicinati ai migliori, poi siamo saliti a volte sul podio ora bisogna stare costantemente nelle posizioni che contano. E’ arrivato il momento per fare il salto deciso, dobbiamo arrivare dove meritiamo e poi restarci. Serve solo un altro passo, l’obiettivo è vincere almeno qualche gara, siamo la Ducati e sia io che Dovi due piloti forti”.

Dovizioso è più cauto, ma condivide le parole del compagno di squadra. Anche lui sa che non ci sono più scuse per portare la Rossa in quelle posizioni che si attendono da tanto tempo.

Sono al mio quarto anno in Ducati e, avendo lavorato bene per tutto questo tempo, è arrivato il momento di portare a casa qualcosa di più - non nasconde - Dopo la partenza a razzo dello scorso anno, in tanti sono rimasti delusi. Qualche difficoltà ci stava, avendo una moto completamente nuova. Adesso non più, è l’anno giusto”.

Il forlivese però vuole aspettare prima di sbilanciarsi ulteriormente.

Non ha senso fare una sparata ora, servirà qualche gara per capire meglio - sottolinea - L’anno scorso qui in Qatar c’era una situazione diversa e noi avevamo destabilizzato tutti. Non so se saremo ancora così veloci rispetto agli avversari, ma sicuramente abbiamo più sostanza.

I test sono andati bene, le sensazioni sono positive, ma le incognite rimangono.

Con le Michelin non è così semplice fare il tempo, con le Bridgestone bastava essere più aggressivi ed era fatta - spiega - Questo potrebbe fare la differenza”.

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