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MotoGP, Ducati: spunta il "mistero" della GP15.9

Due telai con una piccola differenza al posteriore. Per i due Andrea problemi con gomma nuova

Ducati: spunta il "mistero" della GP15.9

Conoscevamo la GP15 e la GP16, ma è spuntata un’altra sigla misteriosa in Qatar. E’ sfuggita ad Andrea Dovizioso, che ha parlato di una fantomatica “GP 15.9”. Cos’è? A svelare il dilemma è il team manager Davide Tardozzi, che ci tiene a specificare alcuni dettagli.

Non esiste un’altra moto, ma più semplicemente due telai diversi - spiega - Un telaio ha l’attacco dell’ammortizzatore posteriore su un traversino applicato al telaio come succedeva sulla GP15, l’altro no”. Cioè è ancorato direttamente al motore, la soluzione più nuova.

Ci tengo a specificare che questa è l’unica differenza, del resto il nuovo motore non può essere neanche montato sul telaio dello scorso anno”, conclude.

Nomi in codice a parte, sia il Dovi che Iannone stanno valutando entrambe le soluzioni e solo il forlivese ha preso una decisione. “I comportamenti non sono troppo diversi, ma preferisco la soluzione di quest’anno - quella con l’attacco del mono sul motore - Per me non ha senso continuare con l’altra”.

Più indeciso l’abruzzese: “prima di decidere voglio capire con chiarezza le differenze, perché le due moto sono molto simili - afferma - In questo momento non mi interessa quale delle due sia più veloce, ma il loro comportamento. Quando avrò capito, sceglierò liberamente. Ne ho parlato con Dall’Igna, io e il Dovi possiamo prendere anche strade diverse, non sarebbe un problema”.

In attesa di decidersi, Iannone archivia positivamente la giornata: “ho capito cose importanti oggi e ho provato buone sensazioni. Il problema è che non riesco a sfruttare la gomma nuova. Per migliorare il mio tempo ho dovuto aspettare che il posteriore avesse 18 giri, può essere un guaio in ottica qualifica”.

Lo stesso problema lo ha sofferto anche Dovizioso, che ha anche altri problemi con le gomme.

Fare il giro veloce con gomme usate è da una parte positivo, perché significa essere veloci in quelle condizioni, ma dall’altra è negativo, perché significa non avere tutto sotto controllo - spiega - Inoltre Michelin ha portato molte gomme diverse ma è la quantità a non bastare. Ce ne sono troppo poche per tipo per fare tutto il lavoro che vogliamo. Spero ne salti fuori qualcuna in più o saranno problemi”.

Infine, il Dovi ha commentato la competitività delle GP15 e 14.

E’ positivo, ci permette di capire più cose, ma loro stanno facendo un lavoro diverso dal nostro. Non voglio trovare giustificazioni, ma noi dobbiamo concentrarci sullo sviluppo e capire con cautela cosa scegliere per la stagione, loro possono pensare solo a sfruttare il materiale che hanno. Solo in gara si vedrà chi ha lavorato meglio”.


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