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SBK, Australia: inizia la caccia al trono di Rea

Domani parte il weekend di gara, tra promesse, outsider e i nuovi arrivi dalla MotoGP

Australia: inizia la caccia al trono di Rea

La SBK brucia tutti allo scatto e parte domani a febbraio da Phillip Island. Sulla carta, gli appassionati dovrebbero avere pane per i loro denti con una stagione che promette scintille. I test invernali hanno delineato i valori in campo, ma mai come questa volta bisognerà aspettare qualche gara per avere una situazione chiara.

Intanto, si può già essere contenti per la presenza massiccia delle Case e il campionato, persa Suzuki, ha acquistato un nome pesante come Yamaha, oltre ad avere salvato Aprilia in corner.

I FAVORITI - Naturalmente il ruolo di uomo da battere spetta a Rea, il dominatore della scorsa stagione. La Kawasaki ha rivisto il suo progetto e la ZX-10R è stata tagliata per correre in SBK. Inoltre piace molto a Sykes, che ha logicamente voglia di prendersi una rivincita sul suo compagno di squadra e lo ha fatto vedere già nell’inverno.

Il piatto per Rea è comunque molto ghiotto, perché può riuscire in un’impresa che manca da 1999, cioè riconfermarsi campione. In quell’anno ci riuscì King Fogarty, poi più nessun altro.

Davide GiuglianoNaturalmente le verdone dovranno vedersela con le rosse, ora che la Panigale è un progetto che ha raggiunto la sua maturità. Il finale di 2015 di Davies vale più di mille ragionamenti e, anche se nei due giorni di test a Phillip Island Chaz non ha particolarmente brillato, sarà della partita quando si faranno i conti che valgono.

Dovrà farlo anche Giugliano, ormai ristabilitosi e con un team rafforzato con gli ingressi di Deganello e Biasio. Davide ha talento ma non è ancora riuscito a imbrigliarlo. Aligi nell’inverno ha lavorato proprio su questo e ora l’italiano dovrà concretizzare le promesse.

ATTENTI A QUELLE DUE - Stiamo parlando di Yamaha e BMW. La R1 strizza l’occhio nelle forme e nella filosofia alla MotoGP e vuole ripercorrere i fasti della M1. Si è fatta le ossa nei campionati nazionali lo scorso anno e ora punta sulla coppia Guintoli e Lowes, ben assortita.

La Yamaha corre già forte e non può che migliorare con lo sviluppo, diventando presto una bella gatta da pelare.

Non sono da sottovalutare neppure le moto dell’elica in dote ad Althea, che hanno un occhio di riguardo dalla Germania. Reiterberger è un giovane di belle speranze che deve crescere ma ha già saputo stupire, mentre Torres dopo l’anno in Aprilia ha già esperienza. Lo spagnolo gioca da outsider ma potrebbe progredire velocemente.

Nicky HaydenQUELLI DELLA MOTOGP - Abraham, De Angelis e Abraham sono i nuovi acquisti da cui bisogna attendersi molto. In più in palla nell’inverno è sembrato Nicky,  che ha ben figurato anche su una moto attempata come la Honda. Del resto il ragazzo del Kentucky ha esperienza da vendere e ancora voglia di vincere.

Karel ha tutto da dimostrare, dopo anni passati nell’ombra in MotoGP. ll ceco non è un ‘figlio di papà’ come tanti credono, ha passione e anche un certo talento.

Per ultimo abbiamo lasciato il ‘nostro’ Alex. Incominciamo da dire che è già un mezzo miracolo vederlo in sella a pochi mesi dall’incidente di Motegi. De Angelis è un pilota che nella sua carriera ha raccolto meno di quanto meritava e forse la SBK è quello che gli serve. Logicamente servirà tempo, perché è salito per la prima volta sull’Aprilia solo pochi giorni fa, ma ha tutti i numeri per arrivare.

Per non dimenticare nessuno, non scordatevi neanche dei compagni di squadra dei tre piloti qui sopra. Michael Van der Mark non ha bisogno di presentazioni, Joshua Brookes è il campione in carica BSB e Lorenzo Savadori il vincitore della Superstock 1000, un bel talento ed è molto maturo per la sua età.

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