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MotoGP, Brivio: una Suzuki migliore per tenere Viñales

"Spero voglia fare una lunga carriera con noi". Sulle difficoltà di Espargarò: "solo sfortuna"

MotoGP: Brivio: una Suzuki migliore per tenere Viñales

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Su Maverick Viñales i riflettori era accesi da tempo, perché in molti avevano notato la sua crescita nella scorsa stagione, quella di debutto in MotoGP. Lo spagnolo, a Phillip Island, ha fatto vedere nuovamente di che pasta è fatto e - nella combinata e nella seconda giornata - si è preso lo sfizio di mettere le sue ruote davanti a tutti. Non è stato solo un giro secco, ma Maverick ha girato costantemente sul passo dei migliori.

Anche Davide Brivio, team manager di Suzuki, ne è rimasto impressionato: “è stata sorprendete soprattutto la sua costanza di rendimento. Sapevamo che a Maverick questa pista piace molto e l’anno scorso qui fece la sua più bella gara, però è stato bello vederlo girare sempre veloce - dice - Abbiamo provato molte cose diverse, ma è sempre stato veloce al momento di scendere in pista e questo ci ha permesso di fare una buona selezione”.

Avete già deliberato la moto con cui inizierete il campionato?

Non ancora definitivamente, ma abbiamo riscontrato pregi e difetti delle diverse combinazioni”.

Però Phillip Island non richiede un motore potente…

Oppure questa pista esalta le nostre doti di telaio… Ora andremo in Qatar, un circuito con caratteristiche completamente diverse, dove c’è un lungo rettilineo. Io penso che il lavoro che abbiamo fatto questo inverno ci possa fare stare più vicini ai migliori anche in velocità massima”.

Il lavoro in galleria del vento dopo Sepang ha già dato risultati?

Abbiamo verificato diverse soluzione aerodinamiche e gli ingegneri hanno raccolto tutti i dati. Vedremo quando riusciranno a portare delle novità in pista”.

Ora che Maverick è così veloce, saranno ancora di più quelli che vorranno portartelo via…

Non sono più preoccupato di prima. Lo sappiamo che suscita molto interesse e questo ovviamente ci inorgoglisce. L’obiettivo è quello di tenerlo, ci piacerebbe se facesse una lunga carriera con noi. La nostra strategia è abbastanza semplice: stiamo cercando di migliorare la moto per convincerlo che vale la pena di continuare insieme”.

Passiamo alle noti dolenti: Espargarò è stato sempre lontano da compagno di squadra.

E’ stato un test strano per Aleix e ha influito anche un po’ di sfortuna. Il primo giorno, con la pioggia, abbiamo aspettato troppo prima di farlo uscire e alla fine non ha quasi girato. Come ha ammesso anche lui, nel secondo giorno non ha mai trovato un buon ritmo. Infine nell’ultimo, in cui stava ritrovando fiducia,  la pioggia ha interrotto il lavoro”.

Solo un passo falso?

E’ stato solo un test sfortunato che non fa testo. Ora andremo in Qatar, potrà resettare tutto e prepararsi al meglio per la gara”.

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