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Moto3, Bulega: "Non devo montarmi la testa"

Il CEV? Fondamentale per ogni pilota! I Capelli? Li taglio solo se...

Moto3, Bulega: "Non devo montarmi la testa"

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Buona la prima verrebbe da dire. Per l’esattezza, la seconda. Dopo il debutto dello scorso anno a Valencia come wild card, nei recenti test privati andati in scena lo scorso giovedì e venerdì sul circuito Ricardo Tormo, Nicolò Bulega ha indossato per la prima volta i colori ufficiali dello Sky Racing Team VR46.

Nonostante il vento e la pioggia che hanno condizionato la due giorni, l’emiliano è senza dubbio risultato tra i promossi, chiudendo a ridosso della vetta con il terzo tempo. Adesso nella  mente di Nicolò c’è il prossimo appuntamento, in programma il 23-24 febbraio sulla pista di Jerez.

Modo migliore per iniziare non poteva esserci, giusto?

Credo proprio di sì, non bisogna assolutamente montarsi la testa. È stato un primo passo importante in vista della nuova stagione, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Il Campionato deve iniziare, inoltre era un test privato dove non c’erano tutti i piloti. Resta comunque la soddisfazione per la prestazione”.

Pensavi di essere così veloce fin da subito?

“Devo essere sincero: non lo pensavo proprio, infatti sono rimasto un po’ sorpreso dal tempo finale. Conta però essere veloci dal 20 di marzo in poi, quando ci saranno i rivali”.

Qual è l’aspetto che più ti ha colpito della nuova moto?

“Non è facile dirlo, perché sono stati fatti pochi chilometri per tracciare un bilancio. Di sicuro c’è un buon feeling con la KTM. Siamo consapevoli di essere solo all’inizio e bisogna cercare di sviluppare velocemente con la squadra e il mio capotecnico”.

Tra poco più di una settimana si tornerà nuovamente in pista.

“Vero, a Jerez avremo un ulteriore occasione per lavorare sullo sviluppo, ma soprattutto speriamo di trovare un meteo diverso da Valencia, dato che poi ci saranno i primi test IRTA”.

Sei nel team con Romano Fenati e Andrea Migno. Siete amici però a breve diventerete anche rivali in pista.

“Ovviamente il compagno di squadra è anche il tuo primo avversario. Sono comunque convinto che fuori della pista i nostri rapporti non cambieranno. Rimarranno quelli di sempre”.

Nel CEV sei stato grande protagonista.  Quanto ti ha aiutato questa esperienza nel percorso di crescita?

Moltissimo. Il CEV penso sia fondamentale per ogni pilota che vuole correre nel motomondiale. Non credo ci sia scuola migliore. Oltre ai team come Leopard ed Estrella Galicia, hai le moto già in versione Mondiale, pertanto la crescita è rapida. Inoltre, in Spagna, ci sono ragazzi di 14 anni più competitivi rispetto ai nostri coetanei”.

Sei giovanissimo, però si parla già molto di te. Come la vivi?

“Ovviamente mi fa piacere quando trovo qualche articolo in cui compare il mio nome. Preferisco comunque non soffermarmici troppo, perché la concentrazione e l’umiltà sono fondamentali in questo sport”.

Si parla anche dei tuoi capelli lunghi. Qualcuno si chiede se hai in mente di tagliarli?

E’ da quando ho dieci anni che li faccio crescere. Qualche volta ci ho pensato, però non è facile dal lato pratico (sorride)”.

Nemmeno per una vittoria al Mugello?

“Se dici così mi metti in crisi (scherza). Dovesse succedere potrei farlo davvero”.

Quale obiettivo ti sei dato per questo 2016?

Poter stare tra i primi quindici sarebbe già una grande soddisfazione”.

 

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