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MotoGP, Casey Stoner: la Ducati moto da titolo

Casey tornerà in pista in Qatar sulla nuova D16 GP. "Ho ripreso subito il ritmo"

Casey Stoner: la Ducati moto da titolo

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Oggi Casey Stoner è stato il più veloce pilota Ducati in pista a Sepang. Il test malese è nato quasi per caso, ma l’australiano ha dimostrato di riuscire a togliersi la ruggine molto in fretta. Il suo miglior crono è stato 2’01”070, vale a dire un secondo e mezzo da Lorenzo.

Tutto sommato sono state giornate molto positive per noi e io per primo sono sorpreso di essere riuscito a completare tre giorni di test - ammette il Canguro - A livello fisico, per il momento mi sento a posto ma domani credo che risentirò della fatica!”.

La prima fatica sulla GP15 lo ha ripagato ed è solo l’inizio. Fra poco più di un mese sarà di nuovo in pista in Qatar, al termine dei test collettivi, e a Losail salirà quasi certamente sulla nuova Desmosedici GP.

Prima di pensare al futuro, però, Casey riflette sui giorni passati.

E’ stato un test positivo non solo perché abbiamo lavorato bene sulla moto, ma anche perché sono riuscito subito a riprendere il ritmo - dice - Oggi sono soddisfatto, anche se non abbiamo potuto girare tanto. Abbiamo fatto due uscite nel mattino comparando differenti geometrie di setting, ma poi è arrivata la pioggia e non siamo riusciti a completare il test. Nel pomeriggio siamo rientrati quando la pista si è asciugata, ma abbiamo faticato un po' con il grip posteriore e ci abbiamo messo molto per trovare il bilanciamento ottimale per poter progredire”.

Questi tre giorni sono stati importanti anche per prendere confidenza con il suo team.

Lavorare con Gigi Dall'Igna e con la mia squadra è stato veramente fantastico e, come ho già detto, sono molto contento di come sono andate le cose”.

La domanda che tutti continuano a fargli è: correrai? E quella successiva: la Ducati è una moto da mondiale?

"Onestamente non credo che correrò e proprio per questo non so cosa rispondere alla seconda domanda. Credo di sì, la GP15 è una moto competitiva, al livello delle altre. Ovviamente ci sono dei punti da migliorare, come in tutte le moto ci sono dei punti forti ed altri un po' meno, per questo motivo non vedo l'ora di poter provare la GP16 per rendermi conto di dove è migliorata".

Veloce fin dall'inizio Casey non sembra aver risentito del passaggio dalle Bridgestone alle Michelin.

"In realtà appena sono entrato in pista ho guidato in modo un po' cauto. Non sapevo cosa aspettarmi, visto che molti erano caduti a causa dell'anteriore. Il fatto è che all'incirca quando si è sui 45° la moto sembra cadere. Il profilo dell'anteriore non sembra andare d'accordo col posteriore. Questo ha causato un po' di problemi alla curva 5 che ha un ingresso molto veloce. In questo frangente la moto diventa nervosa e può mandarti in terra. Le gomme Michelin però hanno altri pregi: sono molto agili, anche se meno stabili in frenata, ed il posteriore ha veramente un grip incredibile".

 

 

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