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MotoGP, Dall'Igna: non sono preoccupato della tensione

L'ingegnere della Ducati promuove Stoner, mettendo da parte eventuali nervosismi

Dall'Igna: non sono preoccupato della tensione

Il suo debutto ha lasciato il segno, tanto che Ducati ha deciso di farlo scendere nuovamente in pista durante il secondo e terzo giorno dei test di Sepang. Le aspettative non sono state certo tradite, perché con la mescola dura Casey Stoner è stato il più veloce degli ufficiali di Borgo Panigale. Al termine del martedì il cronometro recita 2’01”103, soltanto 51 millesimi rispetto al tempo di Iannone con gomma soft. Risultati che soddisfano Dall’Igna. L’ingegnere promuove infatti l’australiano, riconoscendo quello che è il suo potenziale.

I tempi realizzati da Casey sono un chiaro segnale.

“I tempi sono sempre significativi. Non si può dire non abbia girato forte. Quello che importa al momento sono i commenti sulla moto e le indicazioni che ci ha dato”.

Come si è trovato in questa seconda giornata?

Non posso essere in lui per dirlo, ma sembrava meno stanco rispetto al primo test. È salito sulla moto trovando una pista molto impegnativa”.

I suoi giudizi sulla Ducati rispettano quelli degli altri piloti?

Alcune indicazioni combaciano con quelle di Dovizioso e Iannone, altre sono invece da valutare”.

Il fatto di aver lavorato con lui in passato quanto può essere utile?

Diciamo che in qualità di tester non lo conosco molto bene. Serve quindi del tempo per affinarci, nonostante l’esperienza di 11 anni fa. Di certo le sue indicazioni si rivelano sempre molto utili, soprattutto se va forte”.

Ti preoccupano eventuali nervosismi nel team per il suo arrivo?

"Può essere che li porti, però se un pilota è professionista deve essere capace di affrontare e digerire, prendendo il buono di quello che trasmette Stoner. Non solo dal punto di vista di utilizzo della moto, ma anche come sviluppo. È una scelta che presenta lati positivi e negativi.

Il ritorno di Stoner può anche essere in relazione al prossimo mercato Ducati?

“Potrebbe, anche se quando abbiamo pensato di ingaggiarlo come tester non si è tenuto in considerazione del mercato. Quello che conta è migliorare la moto”.

La caduta di Baz, durante la giornata di martedì, ha fatto molto parlare delle gomme, in particolare il sensore.

Il sensore di pressione c’è, dipende poi se montarlo o meno. I team ufficiali l'hanno in dotazione, gli altri non so. È relativamente costoso, necessitando quindi una particolare manutenzione”.

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