Stoner: una wild card sarebbe un ottimo test

"Sono tornato in Ducati per potere fare la differenza, non per rilanciara la mia carriera"

Stoner: una wild card sarebbe un ottimo test

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Casey Stoner, al termine della prima giornata di test a Sepang, non ha parlato solo della Desmosedici (QUI trovate l’intervista) ma si è anche dilungato su altri temi. Di buon umore e non troppo affaticato dalla guida, ha risposto a tanti interrogativi.

La sua scelta di rompere con Honda ha lasciato qualche dubbio e in molti si chiedono se sarà possibile vederlo anche in gara. L’australiano non si è tirato indietro, diretto come sempre.

Tua moglie Adriana era con tua figlia nei box, cosa pensa di questa tua decisione? Guidare una moto è sempre pericoloso…

Ma lo è anche guidare un auto. Non mi sono ritirato per il pericolo anche se quando riprendi a guidare dopo un po' di tempo il tuo livello di sicurezza è abbastanza ridotto e ti rivengono in mente tutte le cadute avute in passato. Però le sensazioni sono state subito buone e ho ripreso confidenza rapidamente”.

Perché hai deciso di accettare l’offerta di Ducati?

In passato sono stato in contrasto con alcune persone che non erano d’accordo con quello che facevamo e non destinavano budget per lo sviluppo. La struttura è completamente cambiata ora e ho ancora un ottimo rapporto con tanti ragazzi qui. Sentivo di potere fare la differenza, non voglio rilanciare la mia carriera ma provare a dare il mio aiuto e se ci riuscirò sarà molto felice. Naturalmente i miei dati e le mie informazioni non necessariamente possono essere trasformate in un miglioramento delle prestazioni, e magari le mie sensazioni saranno diverse da quelle degli altri piloti”.

L’esperienza in Honda ti ha influenzato?

Come ho detto, il mio obiettivo è migliorare la Desmosedici. Mi sto divertendo a lavorare con questi ragazzi e farò tutti gli sforzi possibile per riuscire a dare loro le migliori informazioni”.

Tante persone vorrebbero sapere se correrai, puoi dirci almeno qual potrebbe essere il circuito?

Laguna Seca (ride)”.

Ci corre la SBK…

Potrebbe essere un problema, allora la Cina (ride)”.

Da cosa potrà dipendere un tuo ipotetico ritorno in gara?

Non ho una reale intenzione di fare una wild card. Sarebbe certamente positivo per lo sviluppo, perché in un weekend di gara si trovano condizioni ideali per un test. Ma non ho la volontà di farlo, l’anno scorso avevo espresso questo desiderio per il GP di Austin perché avrei sostituito Dani ed è una pista che mi piace. Non ho piani ora in questo senso”.

Proverai anche la Panigale SBK?

Mi piacerebbe, ma al momento la priorità è la MotoGP”.

Cosa ti aspetti da Ducati quest’anno, considerando che sei tu l’ultimo che ha vinto con la rossa?

Sono dispiaciuto per quanto è successo a Ducati, ma penso che ci sia stato un cambio di mentalità. Gigi sta facendo un grande lavoro e l’anno scorso hanno incominciato forte. Finché non si prova la nuova la moto è difficile fare previsioni. Iannone avrà più esperienza e Dovi penso sia stato un po’ sfortunato lo scorso anno”.

Qual è il livello attuale in MotoGP secondo te?

“L’anno scorso sembra essersi molto alzato, i piloti si sono spinti l’un con l’altro e le differenze fra i primi dieci sono molto ridotte a livello del giro secco. Se invece guardo al passo di gara, il gap fra i primi quattro o cinque e gli altri è ancora grande”.

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