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MotoGP, Due nuove Yamaha per Rossi e Lorenzo a Sepang

In Malesia si sperimenteranno diverse strade per adattare la moto alle Michelin

Due nuove Yamaha per Rossi e Lorenzo a Sepang

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La Yamaha ha pronti ben due prototipi da far provare a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo a Sepang. Lo ha confessato Kouichi Tsuji a Barcellona, la scorsa settimana. E non si tratterà di semplici evoluzioni della M1 2015, ma di due moto completamente nuove per adattarsi nel migliore dei modi alle gomme Michelin.

Il problema non è solo la differenza nel diametro del cerchio, da 17 pollici al posto del 16,5 Bridgestone, ma proprio nella costruzione: gli pneumatici giapponesi avevano una carcassa molto rigida, quelle francesi molto più morbida e sembra che vadano gonfiate ad una pressione più bassa.

Questo cambia totalmente l'assetto di base della motocicletta ed il prototipo visto a Motegi con il tappo del serbatoio nella parte posteriore della sella andava proprio verso questa direzione.

"Inizialmente siamo partiti dalla M1 di Lorenzo del 2008, visto che usava gomme Michelin, ma da lì siamo andati avanti, tanto che la Yamaha ha ingaggiato Colin Edwards - ha spiegato Maio Meregalli - E' vero che Colin ha fatto principalmente test con il software unico perché eravamo rimasti indietro con lo sviluppo visto che sia Vale che Jorge erano in lizza per il mondiale, ma ovviamente abbiamo provato con pneumatici Michelin".

Il problema principale è il diverso comportamento della gomma anteriore.

Una spiegazione della sua diversità ce l'ha data Lorenzo stesso.

"Le Bridgestone avevano bisogno di molto carico in curva e non si deformavano, mantenendo la stessa impronta a terra. Sembra che le Michelin, invece, quando si alleggerisce il gas, dopo essersi schiacciate, tendano a modificare proprio l'impronta. E' questa l'origine della mancanza di fiducia perché la sensazione di appoggio cambia. Penso però che i migliori piloti sapranno adeguarsi ed avvantaggiarsi dalla situazione. Conterà molto la sensibilità di guida e la sensibilità con il gas".

"C'è anche una differenza nella guida - ha osservato Valentino Rossi - con il cerchio da 17" la moto è più reattiva e leggera, ma un po' meno stabile. Questo potrebbe portare ad un maggior numero di errori irrecuperabili e quindi a più cadute. Quest'anno la capacità di non fare errori conterà ancora di più".

Anche se non è stato rivelato nulla circa i segreti della nuova M1 2016 si potrebbero ipotizzare due strade. La prima quella di una moto più lunga e più bassa, in modo da avere meno spostamento di carico in frenata, oppure una seconda più corta e più alta per ottenere l'effetto contrario.

Il secondo caso, apparentemente, è quello della Honda RC213V, che infatti appare anche visivamente meno stabile della Yamaha, tanto da dover essere guidata con più aggressività.

Comunque sarà la nuova Yamaha, Vale e Jorge avranno il loro daffare per operare la scelta giusta. La pietra di paragone, comunque, sarà sempre la Yamaha M1 2015 che avrà a disposizione il team tech 3 di Bradley Smith e Pol Espargarò perché pare certo che il primo team satellite della casa di irata almeno all'inizio della stagione disporrà della precedente versione.

C'è da vedere se Lorenzo e Rossi disporranno addirittura di tre moto nel box e, soprattutto, chi dei due influenzerà maggiormente la direzione dello sviluppo.

 


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