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Dakar 2016: gli ultimi 1500 verso la gloria

Due sole speciali al termine del RAID con Price chiamato a difendere la leadership e Cerutti sognare la top ten

Dakar: Dakar 2016: gli ultimi 1500 verso la gloria

Ancora due tappe e poi le fatiche saranno terminate. Finalmente, verrebbe da dire. Già, perché questa seconda settimana della Dakar ha messo i piloti a dura prova. La navigazione, con la sabbia e le dune, senza scordarci del forte caldo tanto da sfiorare i 50 gradi hanno rappresentato veri ostacoli con cui confrontarsi.

Quando la lotta al vertice sembrava un affare tra Toby Price e Paulo Gonçalves, ecco l’inaspettato colpo di scena, con il portoghese costretto a gettare la spugna a causa di un arbusto che ha provocato la rottura del radiatore della Honda. Nonostante l’inconveniente, la decisione di anticipare il traguardo della prova al CP2, vista l’esondazione di un fiume, ha permesso al pilota di rientrare in gara. Le difficoltà del portacolori Honda non sono finite qua, perché una caduta nella giornata di giovedì lo ha condannato definitivamente al ritiro.

Gonçalves saluta il RAID così come l’azzurro Alessandro Botturi. Ha stretto i denti fino all’ultimo il bresciano, vittima di una caduta nella seconda prova, che gli ha causato una probabile frattura al polso. I suoi sogni di concludere con un posto nella top ten sono svaniti nel corso del decimo stage, tra le dune di Fiambala, quando un problema tecnico ha fermato la propria Yamaha.

Con il lombardo fuori dai giochi, tutte le speranze sono riposte in Jacopo Cerutti. Una lotta contro il tempo quella dell’alfiere Husqvarna, staccato dalla decima piazza di oltre venti minuti. Ancora due prove per giocarsi le ultime chance di rimonta, a partire da quella di venerdì, da San Juan a Villa Carlos Paz. Ben 931 km da percorrere di cui 450 in trasferimento e i restanti 481 di speciale, dove Toby Price cercherà di amministrare il vantaggio di 35’23” su Svitko.

Se la leadership sembra ormai essere salda nelle mani dell’australiano è ancora tutto aperto per il secondo e terzo gradino del podio con Meo (43’46) e Quintanilla (+45’19”) a tallonare da vicino lo slovacco, racchiusi in soli dieci minuti. Sabato il gran finale con lo stage conclusivo e l’arrivo a Rosario. Gli ultimi 600 km prima della gloria.

Classifica dopo l’11^ prova

1 - Toby Price (KTM) in 40:08’30”

2 - Stefan Svitko (KTM) +35’23”

3 - Antoine Meo (KTM) +43’46”

4 - Pablo Quintanilla (Husqvarna) +45’19”

5 - Kevin Benavides (Honda) +57’05”

12 - Jacopo Cerutti (Husqvarna) + 3:46’49”




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