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Botturi: "La Dakar 2017 sarà quella del riscatto"

ESCLUSIVA L'alfiere Yamaha svela: "Questa volta voglio puntare sulla continuità, Barreda potrebbe essere la sorpresa"

Dakar: Botturi: "La Dakar 2017 sarà quella del riscatto"

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Sarà l’unico italiano al via con una moto ufficiale. Alessandro Botturi si lascia alle spalle l’amarezza dell’ultima Dakar e nell’edizione 2017 punta a voltare pagina. La concorrenza è più che mai agguerrita, ma lui proverà a mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, con un obiettivo ben chiaro nella mente.

Mancano pochissimi giorni Alessandro. Inizia a salire la tensione?

“Diciamo di sì. Le festività natalizie sono l’occasione per stare in famiglia con i propri cari, però allo stesso tempo capisci che manca sempre meno. Sto cercando di rilassarmi, godermi questi ultimi momenti, perché poi il 28 dicembre si parte per il Paraguay ed in seguito si inizierà a fare sul serio”.

Che Dakar sarà?

“Spero sia quella del riscatto dopo un’edizione 2016 molto sfortunata. Mi aspetto una corsa  fisica, purtroppo l’ultima partecipazione è stata tutta in salita, a causa del problema al polso. Ogni sera ero costretto a recarmi al bivacco per avere cure ed assistenza, senza nemmeno pensare alla moto”.

Come stai dopo l’infortunio?

“Mi sono operato a febbraio. Purtroppo ho saltato il “Merzouga”, mi sento comunque in forma e pronto per questa mia settima Dakar. Mi sono allenato in palestra, anche in sella alla mia bici, mentre negli ultimi mesi ho proseguito la preparazione in Marocco per entrare in clima gara”.

Quest’anno si arriva a toccare i 5000 metri. Saranno le tappe boliviane quelle decisive?

“Penso proprio di sì. La Bolivia potrà fare la differenza, sia nelle prove di ingresso che uscite. Saremo in alta quota e potrà succedere di tutto, in particolare per le condizioni estreme che andremo ad affrontare”.

Quale sarà l’approccio di Botturi.

Quest’anno voglio essere regolare, a differenza dell’ultima edizione dove ho attaccato fin dal primo giorno. Mi piacerebbe chiudere ogni tappa nella top ten, sapendo che la navigazione sarà il mio punto di forza. Sono consapevole di poter rimanere nelle prime dieci posizioni, evitando di preoccuparmi troppo degli avversari”.

Ci pensi al contratto in scadenza con Yamaha?

“Cerco di rimanere concentrato su questa gara, perché la Dakar richiede grandissimo sforzo e tanta concentrazione. Ovviamente mi piacerebbe proseguire il mio cammino con Yamaha, perché nel team sto bene e non mi manca nulla”.

La Dakar 2017 sarà tutti contro Price?

“È il vincitore, di conseguenza parte come favorito. Io però non sottovaluterei Barreda. In passato ha dimostrato di essere molto competitivo e potrebbe sorprendere tutti in questa edizione”.  

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