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Dakar 2016: Barreda firma la tripletta Honda

TAPPA 3 Per lo spagnolo anche la prima posizione assoluta. Botturi stringe i denti

Dakar: Dakar 2016: Barreda firma la tripletta Honda

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La Honda ha voglia di Dakar e Joan Barreda è pronto ad assecondare le velleità dell'Ala.

Se dovessimo trovare uno slogan a questa terza tappa del rally Raid 2016, potrebbe esser questo. Certo è che l'Odissey (come è stata soprannominata dalla stessa organizzazione) sta regalando condizioni atmosferiche decisamente particolari che, in queste primissime fasi, sfavoriscono un poco gli apripista, i primissimi in classifica del giorno precedente, andando ad aiutare un minimo chi ha la strada tracciata. Terzo Stage e tripletta Honda con la CRF450 Rally tra Termas de Rio Hondo e Jujuy.

Una speciale di 190 chilometri per una tappa comunque accorciata a causa delle condizioni meteo. La sezione cronometrata infatti partiva dopo l'iniziale CheckPoint 1 (dopo 112,91 chilometri) e si sarebbe conclusa dopo 314 km come pianificato.

Questo il bollettino mattutino per una tappa già di per se dura tra le montagne rocciose argentine.

Variabili e difficoltà che non hanno fermato Joan Barreda, velocissimo sopratutto al CheckPoint 2 con la propria Honda, e chideundo la giornata con un vantaggio di 26 secondi sul traguardo l'esordiente argentino Kevin Benavides e Paulo Goncalves, in recupero nella classifica generale. Una giornata eccellente quindi per la casa dell'ala che nella classifica generale si porta in prima posizione proprio con Barreda davanti però a Stefan Svitko, quinto di giornata e miglior pilota KTM.

Per lo slovacco però, questa seconda piazza ha il sapore amaro della leggera beffa per il minuto di penalità comminatogli il giorno prima, senza il quale sarebbe stato in prima posizione solitaria, considerando gli attuali 14 secondi di ritardo nella generale. Ora invece, dietro la KTM c'è proprio Benavides staccato di 48 secondi, con Goncalves attuale medaglia di legno a 1'08.

E Toby Price, conquistador della giornata di ieri? L'australiano, così come Ruben Faria, ha faticato a tracciare la strada come apripista, ritrovandosi a perdere terreno e secondi. Faria ha pagato 5'59'', mentre l'australiano vestito di arancione ben otto minuti. Cosi, Faria ora si ritrova ottavo nella generale, e Price addirittura decimo.

Stringe i denti invece il nostro Alessandro Botturi. Ieri, a causa di una caduta, l'italiano ha subito un infortunio al polso, con un danno evidente ai legamenti dopo una lastra di controllo. Il portacolori Yamaha però è riuscito a resistere, guadagnando oltretutto una posizione in classifica generale che lo vede ora 11esimo, con un ritardo aumentato di meno di un minuto.

CLASSIFICA TERZA TAPPA

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