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Moto3, Bulega. Vale mi ha detto: nulla è impossibile

Nicolò ha vinto il titolo nel CEV: "nel Mondiale sarà tutto più difficile, voglio imparare"

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Domenica, Circuito di Valencia, una settima dopo la fine del Mondiale. Corre il FIM CEV, quello che una volta era il campionato spagnolo ma ora si è trasformato in un Mondiale Junior. L’Italia si è presa la sua rivincita, sotto alla bandiera a scacchi Nicolò Bulega passa 3°, gli basta per vincere il titolo Moto3, un’impresa mai riuscita a nessun pilota azzurro.

E’ passato qualche giorno, Nicolò è tornato a casa ed è stata organizzata una grande festa. “Non ho dormito molto da domenica- ammette con un sorriso - Ieri sera i miei amici mi hanno organizzato una festa a sorpresa al bar, mi ha fatto molto piacere”.

Festa meritata, quando hai capito che potevi vincere il campionato?

“All’inizio ho avuto qualche problema ma da metà stagione in poi è andato tutto meglio, sia con la moto e con il team. Da quel momento mi sono sentito più forte, sono arrivati tre poi di fila e poi la vittoria. Quando Canet, il mio avversario diretto, si è infortunato sono riuscito a recuperare punti, da lì ho capito che ci avrei potuto provare”.

Cosa hai pensato dopo avercela fatta?

A niente, ero super emozionato. So che non è un titolo mondiale ‘vero’, ma è stato molto bello conquistarlo”.

Hai poco più di 16 anni, quando sei salito in moto per la prima volta?

A 4, con una minimoto da strada e da lì non ho più smesso”.

Nicolò BulegaSei un figlio d’arte, tuo padre Davide era un pilota, è stato un vantaggio?

Assolutamente, perché fin dalle prime gare ha potuto darmi tanti consigli utili. Altri piloti non avevano questa fortuna”.

Poi è arrivato Rossi con la sua Academy di cui fai parte…

Devo essergli molto riconoscente, la VR46 mi ha dato un grande aiuto. Parlo anche dell’aspetto economico perché non è facile andare avanti e senza di loro forse non sarei qui. Poi mi ha permesso di andare ad allenarmi al Ranch, è una grossa fortuna”.

Valentino ti ha dato un consiglio che ricordi in particolare?

Ero a metà campionato, 3° in classifica ma con molto svantaggio dal primo. Domenica arrivai secondo, ma provai a vincere fino all’ultimo anche se il primo era distante. Dopo la gara mi arrivò un messaggio da Vale: ‘niente è impossibile per Bulegas’. Mi fece molto piacere”.

Niente è impossibile per te?

Il prossimo anno correrò nel Mondiale, sarà tutto più difficile”.

Hai fatto una wild card a Valencia ed è andata bene…

Non pensavo di andare così veloce, nelle FP3 ero 5° e in gara sono andato a punti (12° ndr), non tutti ci riescono la prima volta”.

Nicolò BulegaTi ha sorpreso il livello del campionato?

“Il CEV è un’ottima preparazione, diversi piloti che sono arrivati da quel campionato sono andati forte. Sono cresciuto molto, soprattutto ho imparato a gestire la bagarre. Però lì eravamo solo 5 o 6 piloti che si giocavano la vittoria, nel Mondiale sono almeno 15.

Che obiettivi ti poni per la prossima stagione?

Imparare il più possibile, soprattutto dai miei compagni di squadra (Fenati e Migno ndr) che hanno già esperienza. Poi sfrutterò questi insegnamenti nel 2017 per puntare più in alto”.

Con che numero correrai?

Ho deciso per l’8. Il mio numero era l’11, ma nel CEV non era disponibile e quindi ho scelto il 46, ne ho parlato con Valentino e ci è sembrato giusto che lo prendessi io. Però preferisco non usarlo nel Mondiale, sarebbe una responsabilità troppo grande”.

Ora arriva l’inverno, come ti preparerai?

In palestra e al Ranch, poi vado a scuola… ma preferisco andare in moto (ride)”.

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