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MotoGP, Jarvis: ho vinto lo stress con il gin tonic

"Gli ultimi dieci giorni sono stati duri. Non mi lascio coinvolgere dal punto di vista emozionale"


Lin Jarvis già a Brno aveva promesso eguale trattamento per entrambi i piloti Yamaha, ed è stato di parola.

Possiamo immaginare però che a partire dal Gran Premio della Malesia sia stato durissima.

"Sì, gli ultimi dieci giorni sono stati duri ma è anche vero che abbiamo corso un campionato eccezionale vincendo il mondiale piloti, case e squadre. Il problema è che alla fine avevamo due piloti in lotta per il titolo, ma solo uno vince il mondiale. La Yamaha si aspettava la triplice corona nel 60° anno della sua fondazione, e l'ha ottenuta".

Con una esperienza che risale ai durissimi anni con Max Biaggi in squadra tutto si può dire di Jarvis, tranne che non abbia polso.

"Rispetto agli spagnoli e agli italiani ho un vantaggio: sono britannico. Cerco di non farmi coinvolgere dal punto di vista emozionale. Abbiamo vissuto una stagione appassionante. Rimanere neutrale è importante perché quest'anno ci ha portato esperienze positive e negative. Personalmente non ho alcun giudizio da aggiungere".

Lorenzo ha ammesso di aver resistito alla pressione con la meditazione, ma quanto appreso con il Krav Maga, un sistema di combattimento ravvicinato insegnato nell'esercito israeliano.

"Sinceramente io credo maggiormente nel gin and tonic, alla fine l'importante è non cedere al panico", ha provato a sdrammatizzare il manager.

Più diretto è stato Kouichi Tsuji, General Manager della divisione Motorsport della Yamaha.

"Non sono d'accordo con alcune interpretazioni di Rossi, ma Valentino ha fatto belle gare ed ha corso bellissimo campionato - ha detto Sugi - Dobbiamo ringraziare i nostri piloti e la Bridgestone che è stata capace di offrire pneumatici della medesima qualità a tutti".

L'ultima parola l'ha detta Hiroyuki Yanagi, il Presidente della casa nipponica.

"Il terzo titolo di Lorenzo è il 17° mondiale piloti vinto dalla Yamaha e la cosa mi rende tremendamente felice perché è stato conquistato nell'anno della nostra fondazione. Nel finale di stagione abbiamo visto tutto il potenziale dei nostri piloti, delle nostre moto, ma anche dell'intera squadra e del suo management nel corso della sfida elettrizzante fra Lorenzo e Valentino Rossi. Io credo fermamente che sia questo che rende le corse così eccitanti e rispecchia pienamente il nostro slogan: Revs your heart, accendi il tuo cuore".

 

 

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