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MotoGP, WUP: sprint di Marquez, braccato dalle Yamaha

Valencia: lo spagnolo il più veloce al mattino davanti a Lorenzo, P. Espargaró e Rossi. Iannone 7º

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Tutto è pronto a Valencia per la gara più attesa, probabilmente, dell’ultimo decennio. I “generali” della MotoGP hanno preparato lo “scontro” – anche se, dopo le polemiche recenti, è quantomeno auspicabile evitare contatti in pista – con il consueto WUP mattutino. Marc Marquez è stato il più proficuo nel lavoro di rifinitura, siglando il miglior tempo provvisorio con un 1'31.062.

Le temperature più fresche (16 gradi nell’aria, 18 sull’asfalto) sembrano favorire la Honda, ma alle spalle di Marquez c’è un plotone di Yamaha con Jorge Lorenzo (+0.321), Pol Espargaró (+0.535) e Valentino Rossi (+0.556), quest’ultimo chiamato ad una rimonta non impossibile, ma quasi sul compagno di squadra dall’ultima posizione. Chiude la top five Dani Pedrosa (+0.651), mentre Andrea Iannone guida la truppa Ducati dalla settima posizione (+0.792). Più attardati Andrea Dovizioso (10º a +1.255), Michele Pirro (13º a +1.543) e Danilo Petrucci (+17º a +1.894).

LA CRONACA – Con temperature ancora fresche (18 gradi sull’asfalto), è Marquez a siglare il primo crono “interessante” con un 1’31.664, un riferimento che lo spagnolo ritocca a 1’31.520 al giro successivo. Lorenzo è inizialmente l’unico in grado di restare a contatto, staccato di 68 millesimi. Rossi è quarto a mezzo secondo, tra i fratelli Espargaró, mentre restano più attardate le Ducati, ai margini della top ten con Dovizioso (9º) e Iannone (11º).

Il passo di Marquez – 1’31 medio – è insostenibile per gli avversari, l’unico ad avvicinarsi è Lorenzo in 1’31 alto. Rossi, per contro, gira in 1’32 netto di media (11 giri consecutivi). Negli ultimi minuti, Lorenzo e Rossi si avvicinano al tempo di Marquez ma restano rispettivamente a +0.117 e +0.308. Anche Pedrosa inanella una serie di giri consecutivi sotto 1’32, e si porta in quarta posizione a +0.403.

La sorpresa è però rappresentata da Pol Espargaró, terzo a +0.287. Migliora anche Iannone, leggermente più in difficoltà con l’asfalto più fresco ma comunque in grado di siglare il settimo tempo (+0.544) alle spalle di Crutchlow. A mettere tutti d’accordo ci pensa Marquez, che in regime di bandiera a scacchi rimette le Yamaha a distanza con un 1’31.062. La scelta delle gomme, pressoché univoca per le factory: morbida all’anteriore, media al posteriore.

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