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MotoGP, Pernat: Rossi-Marquez? Hanno ucciso il motomondiale

"Comportamenti inaccettabili, la pagina più nera del motociclismo. Zero alla Direzione Gara"

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La tensione tra Valentino Rossi e Marc Marquez, palpabile alla vigilia, ha superato – e non di poco – i livelli di guardia a Sepang. Fiumi di parole hanno cominciato a gorgogliare dalla conferenza di apertura, scorrendo copiosi tra venerdì e sabato, per poi sfociare nei fatti. Il risultato, tuttavia, è stato ben diverso da quello auspicato.

“Abbiamo vissuto una pagina nerissima, forse la più nera, del motociclismo – ha commentato il manager Carlo Pernat – Questo motomondiale aveva raggiunto un karma particolare, per il quale era una promozione per il nostro sport per i prossimi vent’anni, e invece, in futuro, non sarà più quello che abbiamo vissuto”.

Secondo Pernat, nel duello tra Rossi e Marquez, “tutti e due hanno sbagliato. Valentino, e soprattutto Marquez, hanno ammazzato il motomondiale. Se dovessero correre entrambi, il prossimo anno ogni gara sarà una battaglia incredibile. I loro comportamenti sono stati inaccettabili”.

Da una parte, il genovese evidenzia come lo spagnolo non sia certo stato un angelo.

“L’atteggiamento di Marquez è stato sconsiderato. Ha attaccato Valentino nonostante lui non c’entrasse più nulla nella lotta al titolo. Lo ha fatto in tutti i modi, in modo scorretto, all’interno e all’esterno, con un comportamento antisportivo”.

D’altro canto, “la reazione di Valentino non è da campione del mondo né da Valentino Rossi. Come nel calcio, quando fai un fallo di reazione vedi un cartellino rosso”.

Col senno di poi, vista l’escalation di eventi, il fattaccio di domenica era forse inevitabile.

“Tutto è nato al giovedì. Valentino ha sbagliato in conferenza stampa. Pensava di aver messo in un angolo Marquez ma s’è dimenticato che forse è molto peggio di lui a livello caratteriale. È un ragazzino, e quindi rancoroso”.

In tutto questo, però, nessun organo regolamentare è stato capace di prevenire la situazione, magari con un avvertimento deciso ai diretti interessati, né poi gestire adeguatamente l’incidente.

“Darei zero in condotta alla Direzione Gara, è stata fatiscente. Non ha avuto la capacità di decidere in tre giri, con 62 monitor o più, la sanzione. Bisognava dare una bandiera nera, ma forse resta eccessiva per Rossi. La soluzione più politica era un ride-through. Valentino avrebbe chiuso la gara in settima o ottava posizione, ed a Valencia ci sarebbe stata una pagina più bella di quella che sicuramente ci sarà. La scusa di aspettare fino alla fine per dare una sanzione è stata ridicola, sbagliata a livello politico. Alla fine hanno dato una penalità anche peggiore”.

In una giornata che passerà alla storia per i suoi lati più negativi, non bisogna comunque dimenticare i vincitori.

“In questo bailamme, mettiamo un dieci a Pedrosa, che abbiamo sempre sottovalutato, pensando che sia un pilota senza nervi. Guida pulito, non è mai nelle polemiche, e ha fatto vedere che è fortissimo. Gli dobbiamo qualcosa, ha vinto lui ma hanno perso tutti gli altri. Compreso Lorenzo. Per quello che ha dichiarato in sala stampa, su una questione che non lo coinvolgeva. Poteva farne a meno”.

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