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MotoGP, Vince Pedrosa, Rossi 3° sub iudice

Lorenzo secondo a -7 in attesa del verdetto della Direzione Gara sul contatto Rossi-Marquez

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Dani Pedrosa ha vinto il GP di Sepang davanti a Jorge Lorenzo, ma a tenere banco, più del risultato in sé, è stato il contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Le schermaglie tra i due, iniziate già a partire dalla conferenza stampa del giovedì, sono passate dalla sfera verbale a quella fisica. Il duello da sogno che in molti si aspettavano si è però trasformato rapidamente in una sorta di rissa, destinata ad alzare un polverone che difficilmente si depositerà prima del round finale a Valencia.

Con la tensione oltre il livello di guardia dopo una serie pressoché infinita di incroci pericolosi nelle fasi iniziali di gara, è arrivato lo scontro alla curva 14. Solo Rossi è rimasto in piedi, chiudendo al terzo posto e vedendo il proprio vantaggio su Lorenzo ridotto a sette punti in attesa di conoscere il verdetto della Direzione Gara, che ha messo sotto investigazione l’incidente.

Un’atmosfera surreale è così calata sul parco chiuso. Pedrosa e Lorenzo hanno festeggiato i rispettivi risultati, mentre Rossi ha faticato a sorridere ed è restato più silenzioso del solito. Visibilmente contrariati, i tecnici di Marquez hanno invece lasciato i box anzitempo. Le dichiarazioni a caldo:

Pedrosa: “Fisicamente ho fatto molta fatica. È stata una gara durissima, sia per me che per la moto, ma sono molto soddisfatto del risultato. Era da tanto che non facevo una gara in testa, era importante restare fuori dai problemi perché si vede che c'è tanta tensione in questo finale di campionato”.

Lorenzo: “Non ricordo gare più dure a livello fisico. Era caldissimo e finire la gara non è stato facile, ma ne è valsa la pena. La caduta di Marc? Non ho visto le immagini, non posso commentare”.

Rossi: “Ho perso molto tempo con Marc, alla 14 sono andato largo per prendere una linea diversa, lui si è avvicinato e ci siamo toccati. È un peccato perché in una gara normale avremmo potuto lottare con Jorge, invece così abbiamo perso punti importanti”.

LA CRONACA – Partono tutti bene dalla prima fila, con Pedrosa, Marquez, e Rossi che mantengono le rispettive posizioni. Ottimo spunto di Dovizioso, settimo in griglia ma brevemente quarto davanti a Iannone e Lorenzo, prima che il maiorchino si riprenda rapidamente la quarta posizione per andare a caccia del trio di testa, staccato di mezzo secondo.

Lorenzo attacca Rossi alla prima curva del secondo giro, con Dovizioso che sfrutta il “gancio” per riportarsi a ridosso del gruppo di testa. Problemi invece per Iannone, scivolato in coda a causa di un problema meccanico.

Pedrosa continua a fare l’andatura nei primi giri in 2’00 alto. Lorenzo approfitta di una sbavatura di Marquez per portarsi al secondo posto, e Rossi cerca subito di replicare e marcare a uomo il compagno di squadra. Marquez nel frattempo evidenzia qualche problema in staccata, e Rossi ne approfitta al terzo giro per passarlo. Le schermaglie continuano, con altri sei scambi di posizione (ed uno di opinioni) al giro successivo. Ne approfitta Lorenzo, che passa da otto decimi a 1.5’’, mentre Pedrosa continua a guidare il gruppo con un ulteriore secondo sul connazionale.

A 15 giri dal termine, il vantaggio di Lorenzo su Marquez e Rossi sale a due secondi. Pedrosa continua a comandare con sette decimi sul maiorchino.

Colpo di scena al settimo giro: a 14 giri dal termine Rossi e Marquez si incrociano per l’ennesima volta. L’italiano questa volta alza la moto, guarda Marquez, i due si toccano e lo spagnolo ha la peggio. Rossi a questo punto è staccato di quasi sei secondi da Lorenzo, mentre Marquez rientra ai box. L’incidente finisce sotto investigazione, ma la Direzione Gara fa sapere che si dovrà aspettare la bandiera a scacchi per un responso.

A dieci giri dal termine, le posizioni al vertice restano invariate, con Pedrosa davanti a Lorenzo, in leggero recupero, e Rossi. Scivola invece Dovizioso quando era quarto dopo un incrocio pericoloso con Crutchlow in un cambio di direzione. Seguono Smith, Aleix Espargaró, Petrucci, Pol Espargaró, Viñales e Bradl, che chiude la top ten con Aprilia.

Con le segnalazioni di Lorenzo in recupero, Pedrosa alza nuovamente il ritmo a 2’01 alto e si riporta a 1.5’’ di vantaggio quando mancano otto giri al termine. Lorenzo, a sua volta, ha sei secondi di vantaggio su Rossi, terzo in solitudine. Buona progressione di Petrucci, salito in sesta posizione davanti ai due Espargaró e Viñales. Finisce così, con le posizioni congelate fino alla bandiera a scacchi.

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