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MotoGP, Valentino Rossi, lo squalo del Pacifico

BLOG A Sepang ha azzannato Marquez per battere Lorenzo. Gli servirà la tattica da Mentalist?

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Tre giorni all'alba. E poi anche il Gran Premio della Malesia andrà agli archivi con la sua storia, anche se sarà ricordato soprattutto per la sbroccata di Valentino Rossi contro Marc Marquez in conferenza stampa.

Un attacco feroce - alcuni hanno scritto: gratuito - contro un pilota che, da sempre, si era accreditato come suo grande tifoso.

Mi ha sorpreso un'altra volta, Vale, anche se l'avvisaglia del temporale c'era già stata: la collisione, incidentale, voluta, giudicate voi, fra i due in Argentina e poi quella più chiara ad Assen.

Era da tempo, probabilmente, che Rossi voleva mettere Marquez con le spalle al muro. E per quelli che sono sempre pronti a dare la colpa ai giornalisti sulle polemiche, preciso: Valentino è arrivato in sala stampa con il foglio dei tempi della gara sottolineato in tasca. Non ha risposto ad una domanda che ha sollevato l'argomento. Ha semplicemente tirato fuori la pistola, scusate, i fogli dei tempi, li ha sbattuti sul tavolo e ha cominciato a sparare. Columbine. Premeditazione.

Non starò qui a cercarne i motivi, semplicemente non mi interessa.

La cosa potrà giocare a suo favore o contro - molto dipenderà se la rabbia di Marc lo indirizzerà verso una vittoria netta, o piuttosto ad aiutare effettivamente Lorenzo - ma non è comunque nuova.

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