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SBK, Haslam: la vittoria? Merito anche di Biaggi

"Ho usato un setup molto simile al suo durante i test. Importante chiudere bene, anche per trovare una sella"

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Leon Haslam e Aprilia hanno iniziato e chiuso la stagione da protagonisti. Il britannico, vincitore di Gara Due a Phillip Island, si è ripetuto nella manche conclusiva in Qatar. Peccato solo che, tra i due “ori”, pilota e squadra abbiano dovuto affrontare un digiuno ben più lungo del previsto. Il futuro, per entrambi, resta al momento un punto interrogativo, ma il presente brilla di luce propria, con o senza riflettori.

“Era importante non mollare e chiudere in crescendo – ha commentato Haslam – Andare in vacanza con l’ultima vittoria in carniere è importante, anche per trovare una sistemazione per l’anno prossimo. Venivo da tre round dove le mie aspettative erano molto alte, ma alla fine sono state disattese. Invece qui non mi aspettavo nulla di che, e ho vinto”.

Una vittoria favorita anche dal lavoro svolto da Max Biaggi nei test della scorsa settimana. Oltre ad aver rodato diverse novità di motore, il romano ha dato indicazioni di setup che sono poi state riprese sia da Torres che da Haslam.

“alla fine ho usato un setup molto simile a quello di Biaggi nei test – ha confermato il britannico, grande amico del Corsaro – Devo ringraziarlo e rendergli il giusto merito. Se fosse stato qui con noi, sicuramente avrebbe lottato almeno per il podio. Teoricamente avrei dovuto essere così competitivo anche in Gara Uno, ma ho avuto problemi all’anteriore che siamo riusciti a risolvere solo prima dell’ultima manche. Durante tutto il weekend, perdevo quasi mezzo secondo nelle curve 13 e 14 rispetto a Torres, mentre in Gara Due era la sequenza nella quale ero più competitivo”.

Torres, dal canto suo, è apparso molto più felice per la vittoria nella prima manche che triste per la caduta nella seconda.

“Un risultato grandioso – ha dichiarato lo spagnolo – In Aprilia ho trovato una seconda famiglia, i ragazzi hanno lavorato sodo tutta la stagione per aiutarmi a crescere e imparare le molte novità di questo campionato. All’ultima curva mi aspettavo l’attacco di Rea ed ho deciso di frenare forte restando all’interno. Lui ha incredibilmente staccato ancora più forte ma avevo una linea migliore e questo mi ha permesso di spuntarla. Peccato per Gara Due, ma le condizioni della pista erano abbastanza diverse e faticavo molto di più. Anche senza la caduta, difficilmente avrei potuto giocarmi la vittoria”.

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