L’ultimo giro di Marc Marquez è stato un capolavoro, un distillato di coraggio e talento. Il piccolo diavolo si è trasformato in una saetta, colmando più di 6 decimi di distanza da Lorenzo e riuscendo a superarlo. Lo spagnolo aveva bisogno di un risultato che gli facesse dimenticare le difficoltà recenti e lo ha ottenuto.
“Prima della gara mi sentivo molto forte, ma ho trovato sia le Yamaha che la Ducati di Iannone più veloci rispetto alle prove - racconta - A metà gara avevo anche surriscaldato la gomme anteriore per andare a riprendere Jorge, così all’ultimo giro mi sono detto: proviamo a vincere”.
Detto, fatto.
“In verità non credevo fosse possibile riprendere Lorenzo, ho fatto quel giro come se fossi in qualifica - continua - Ho dato il massimo e quando sono arrivato su Jorge ho aspettato di avere la situazione gara prima di attaccarlo”.
Per Marquez è la vittoria numero 50 in carriera.
“E’ ancora più speciale, perché è arrivata alla fine di una gara come questa - dice - In futuro voglio lottare per vincere molte altre gare e soprattutto altri titoli”.
Questo successo avrà sicuramente un posto speciale nella sua memoria.
“Prima di partire guardavo la gara della Moto3 e avrei voluto essere lì con loro - rivela - Poi c’è stata questa sfida ed è stata una delle migliori della MotoGP. E’ passata velocissima, a un certo punto mi sono accorto che mancavano solo 5 giri e mi sembrava che fosse appena iniziata, significa che mi stavo divertendo”.
La dimostrazione sono i sorpassi che ha compiuto.
“Non so decidermi su quale sia stato il più bello - conclude - Mi ricordo che alla curva 10 Valentino mi ha sorpreso, mi è entrato all’interno e abbiamo rischiato tanto, pensavo andassimo entrambi a terra. Direi che il migliore è però stato l’ultimo, quello che ho fatto su Lorenzo”.