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MotoGP, Marquez: le qualità sono diventate debolezze

"Una volta la frenata era il punto forte della Honda, ora è l'opposto. Le Yamaha sono ancora davanti"

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Non sempre le cose vanno come te le aspetti, anzi certe volte vanno meglio. Marquez non era troppo fiducioso pensando all’Australia, una pista su cui storicamente ha sempre fatto fatica. “E invece quest’anno è l’opposto del passato: dove la Honda andava male ora va  bene e viceversa. E’ normale, perché la frenata da essere il nostro punto di forza è diventata quello debole”. La conferma arriva dal 1°posto il venerdì.

Sono soddisfatto, ho migliorato l’assetto della moto anche se non sono ancora a posto - spiega - Le due Yamaha sono molto veloci, come ritmo Lorenzo è un passo avanti e Valentino vicino. Poi ci sono le Ducati, le Suzuki e le Open che potranno essere pericolose in qualifica”.

Anche per questo c’è una motivazione tecnica.

L’asfalto ha poco grip e le gomme molto dure, non possiamo scaricare tutta la potenza a terra - continua - La gomma più morbida aiuterà chi ce l’ha a disposizione. Poi credo che in gara la situazione si normalizzerà e io, Lorenzo e Rossi siamo quelli più veloci”.

Qualche pensiero arriva dalla mano infortunata.

Sinceramente sento più dolore di quanto mi aspettassi, ma i medici mi hanno detto di non preoccuparmi”, conclude.

Con il 6° tempo ha invece concluso la giornata Dani Pedrosa. Lo spagnolo, che arriva dalla vittoria in Giappone, non è completamente soddisfatto.

Non è facile trovare l’assetto giusto su questa pista, perché è molto particolare e diversa da tutte le altre - dice - Per il momento nessuno ha ancora girato su tempi particolarmente rapidi ma la situazione cambierà domani e Ducati e Suzuki penso saranno competitive in qualifica. Bisognerà impegnarsi e non sarà semplice trovare il giusto assetto”.

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