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Ninja 2016: (ri)evoluzione Superbike

Rivista sia a livello motoristico che elettronico che ciclistico. La verdona vuol tornare regina

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Un foglio bianco? No, ma qua i cambiamenti son tanti, tanto da considerarla quasi una moto completamente nuova. E se la Ninja precedente era un riferimento per la categoria delle Supersportive, nonostante il peso degli anni, questa futura sembrerebbe poter far preoccupare la concorrenza. Ed allora ha senso parlare di rivoluzione nel segno dell'evoluzione.

La tradizione vive nell'architettura del propulsore,che rimane ovviamente il solito quattro cilindri in linea con le stesse misure di alesaggio e corsa dell'attuale unità: 76x55 mm. Al contempo però, gli ingegneri di Akashi sono intervenuti su tutta una serie di elementi del propulsore, a partire dall'albero motore - ora con un'inerzia inferiore al 20% - per passare all'aspirazione con un airbox maggiorato, allo scarico in titanio, ma anche alla testata con le camere di combustione ed i passaggi dell'acqua per un miglior raffreddamento. Finito qui? Assolutamente no, perchè i lavori hanno riguardato anche il cambio e la frizione più leggera di circa 200 grammi.

In cifre? Secondo Kawasaki la potenza arriva ora a 200 cv (207cv con airbox in pressione) a 13.000 giri ed una coppia di 113 Nm a 11.500 giri con un motore omologato Euro4. L'evoluzione passa anche per il Ride By wire che sostituisce finalmente il tradizionale cavo.

Passando ad altro che si cela tra gli spazi sotto al serbatoio, dal punto di vista dell'elettronica Kawasaki prevede una nuova piattaforma inerziale (IMU) a 6 assi come parte del pacchetto elettronico a disposizione del pilota, cinque nel sistema Bosch che rileva i gradi di libertà dai giroscopi e uno, esclusivo Kawasaki, calcolato dalla centralina. Il tutto ottimizza istante per istante l'intervento dei vari dispositivi di controllo della guida come controllo di trazione avanzato (KRTC,settabile su 11 livelli di intervento), launch control (KLCM) e gestione della frenata ad alta precisione (KIBS) che consente al pilota di impostare la traiettoria migliore su ogni curva e mantenerla anche in caso di frenata. Previstp l'immancabile cambio quickshifter che con il kit racing opera anche in scalata.

E se motore ed elettronica hanno avuto degli aggiornamenti significativi, altresi si può dire per la parte ciclistica. Non si può fare a meno di parlare immediatamente della forcella, quella Showa BFF - Balance Free Fork - pressurizzata e a doppia camera che per gli esperti e gli appassionati è un qualcosa di quanto più vicino all'oro. Interventi anche a livello di distribuzione dei pesi, con un cannotto di sterzo ora più vicino alla seduta di 7,5mm. Questo per avere benefici a livello di guidabilità con una ripartizione più neutra. Rivisto in questa ottica anche il forcellone ora con diverse rigidità e più lungo di 15,8 mm. La nuova ZX-10 Ninja adotta un impianto frenante di prim'ordine con componenti Brembo a pinze M50 monoblocco e dischi freni da 330mm. Il peso a secco si ferma sui 206 Kg in ordine di marcia.


 

 





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