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MotoGP, Rossi e Lorenzo, niente calcoli né errori

Il trittico d'Oriente è alle porte e nella volata mondiale Valentino e Jorge potranno contare solo sulle proprie forze

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Il trittico di Oriente è ormai alle porte e il suo avvicinamento è stato denso di imprevisti. Ha iniziato Rossi con la scivolata ad Aragon e qualche sbucciatura, poi è stata la volta del dito rotto di Marquez e conseguente operazione, infine la botta alla spalla e distorsione dei legamenti per Lorenzo. La buona notizia è che tutti saranno regolarmente al via del GP di Motegi, prima delle tre gare consecutive.

La trasferta di fine stagione è sempre un momento delicato, ancora di più quando ci si sta giocando il Mondiale divisi da soli 14 punti. E’ la distanza tra Rossi e Lorenzo dopo Aragon, dove il maiorchino ha quasi dimezzato lo svantaggio. Se prima del GP spagnolo era difficile fare calcoli, ora è diventato praticamente impossibile.

Sia Valentino che Jorge non possono semplicemente permettersi di arrivare alle spalle del diretto avversario, altrimenti addio sogni iridati. E’ come se si giocassero quattro finali, le prime tre senza interruzione poi una piccola pausa prima dell’ultima a Valencia.

Facile dire che le due Honda di Marquez e Pedrosa potrebbero essere l’ago della bilancia nella volata, perché entrambi non hanno nulla da perdere e puntano solo ai risultati di tappa. Impossibile dire chi potrebbero avvantaggiare. Ad Aragon Dani ha fatto il gioco di Lorenzo, ad esempio, altre volte Marc si è intromesso fra Rossi e Jorge. Ci sono poi le Ducati, perché nel trittico le gare bagnate sono molto probabili e basta ricordare Silverstone, dove Petrucci e Dovizioso tolsero punti al maiorchino.

Pensare a (im)probabili alleati non porta a nulla e i due piloti Yamaha devono solo contare su se stessi. Il borsino della vigilia vede Lorenzo favorito a Motegi, Rossi a Phillip Island e Sepang ma anche qui siamo nel campo delle supposizioni. Perché quando Jorge è in forma - come lo è stato fino alla scorsa gara - non ci sono piste dove non possa vincere e dalla sua parte il Dottore ha dimostrato più volte quest’anno la sua abilità a smentire i pronostici.

Detta così, bisognerebbe aspettarsi scintille a ogni turno ma c’è un altro aspetto - per nulla irrilevante - da considerare. Nessuno dei duellanti può permettersi errori. Con tre gare di fila il più piccolo infortunio può avere ripercussioni importanti e deve essere evitato.

Rossi e Lorenzo dovranno accarezzare costantemente il limite, quel confine invisibile che nessuno può descrivere ma che solo il pilota può sentire. Dovranno avvicinarsi a esso, toccarlo, ma sempre attenti a non superarlo. La pressione aumenterà - è inevitabile - e una mente lucida sarà il migliore alleato, più delle possibili Honda o Ducati.

La volata è iniziata e Valentino e Lorenzo si sono già alzati dalla sella per spingere sui pedali.

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