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MotoGP, Aragon: le vostre pagelle su Facebook

Lo squalo, la fenice, il furiano e il bipolare. Le vostre pagelle sulla nostra pagina di GPOne

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E’ arrivato il secondo appuntamento con le pagelle di facebook dei lettori di GPOne che anche questa volta ci hanno offerto spunti interessanti e commenti puntuali, riuscendo, nella gran maggior dei casi, a superare le barriere del tifo e a giudicare con imparzialità. C’è chi ha votato e commentato e chi ha espresso un’opinione generale su un aspetto della gara ma le “tendenze”  nel sentire dei lettori sono state ancora una volta molto chiare e decise

Jorge Lorenzo:  Media voti 9.2

LO SQUALO - Il carattere chiuso, l’umore che spesso alterna momenti di cupa ombrosità a feroce esultanza per non parlare dell’algida solitudine che caratterizza la maggior parte delle sue vittorie, lo penalizzano fin troppo nelle simpatie dei tifosi.  Quindi, anche chi gli tributa il massimo dei voti non manca di puntualizzare quanto sia stato “anestetizzante”, “uno squaletto noioso ma vincente”, “efficace ma noioso”, “ha fatto quello che doveva fare ma gli manca il corpo a corpo” così come la sua gara è viene definita una “noia perfetta”, una “noiosa supremazia”, la “solita gara alla Lorenzo”. Ma c’è anche chi apprezza le sue volate solitarie e lo premia senza se e senza ma: “simply perfect”, “Terminator”, “di un altro pianeta”, “padrone della pista” e, soprattutto, è stato “importante aver dato una risposta del genere dopo l'errore di Misano”. La pinna nel parc fermé? Giudizi che vanno da un opposto all’altro “Uno schiaffo psicologico al rivale” ma anche “Quella pinna.. 0 assoluto, senza personalità”.

Dani Pedrosa: Media voti 9.08

LA FENICE - Una “Fenice” risorta dalla cenere sintetizza un lettore, e i voti assegnati gli danno una media altissima, quasi come quella del vincitore. Naturalmente ciò che ha colpito tutti è stata la vittoria del duello con Valentino tanto che qualcuno definisce la sua gara addirittura “la più bella della sua carriera!”“Far bagarre con il 46 è difficile, vincerla ancora di più!”, “ha tirato fuori gli artigli”, “grinta mai vista”, “finalmente aggressivo”, “alive kicking, and fighting”. C’è chi lo premia con un bel 10 ma si domanda “ma perché proprio ora???” e chi lo elogia ma non è convinto del tutto “bellissima gara il problema è che dovrebbe farle tutte così”, “si è risvegliato ma speriamo che non sia un caso isolato”,  “in fondo che aveva da perdere? Il settimo posto nel mondiale?”

Valentino Rossi: media voti 8.2

IL FURIANO - Molto completi anche i commenti sulla gara di Rossi, che viene analizzata sotto tutti gli aspetti.

E’ piaciuto ovviamente il duello, anche se perso, con Dani: “Duello d’altri tempi”, “duello pulitissimo” “alla faccia dei 66 anni in due!” “insieme a Pedrosa ha reso vivo un GP morto al secondo giro” ma soprattutto la voglia infinita di mettersi in gioco, il gusto della battaglia, della lotta corpo a corpo: “un duello così uno che si sta giocando il mondiale. Pazzo e lo amiamo per questo!” “Rischiare il tutto e per tutto per 4 punti dimostra che vuole il mondiale”, “non si fa venire il braccino e ci prova fino all'ultima curva da campione” C’è chi lo esalta coniando l’hashtag  più lungo del mondo"."#mistogiocandoilmondialemanonpossoresisterealrichiamodelduello" e chi scomoda l’ultimo dei Furiani, l’imbattibile “Riddick” per celebrare la sua impiegabile resistenza.  Tuttavia i nostri gponers sono molto lucidi quando vestono i panni ufficiali di opinionisti e non dimenticano la magagna per eccellenza: “No Rossi, no party ma… maledetta qualifica!”, “10 per coraggio e spettacolo, ma alla fine merita un 8 perché non si può partire dalla 6 casella”, “buon podio ma non può esserci solo la domenica”, “leone da gara, il suo pane, non le qualifiche”, “non sa gestire il suo staff come Lorenzo. Nel set-up carenza di finezza”. I più severi pensano che  “per mantenere la testa del mondiale serve ben altro”, “raddrizza un week-end nato male ma se vuole il titolo deve fare di più”, è stato “terzo su 3 piloti forti”, “se non fosse per (la caduta di) Marquez sarebbe arrivato 4”. Eppure, nonostante sia stato “sconfitto per la prima volta nel 2015, i campioni nelle difficoltà tirano fuori gli attributi” e adesso è “incarognito, ci prepariamo alla volata finale”.

Marc Marquez: media voti 3.6

IL BIPOLARE - Il voto  medio finale dei lettori punisce duramente il piccolo diavolo soprattutto perché “a Misano era stato intelligente, qui è tornato il solito Marquez”. 5 cadute in gara sono davvero troppe anche per chi ama il suo stile tutto o niente. Gli aggettivi si sprecano e non sono buoni: “Impolverato”, “ingiustificabile”, “recidivo”, “casinista”, “da resettare”, “va bene che corre per la Casa alata ma quest'anno ha fatto troppi voli". Tutti ammettono che è velocissimo e “la sua pole è da dieci ma non basta”, fa un  “tempo stratosferico in QP ma che gli serve se cade?”, il suo è stato un “week-end da bipolare” perché “è un purosangue indomabile”, “soffre di overdose da acceleratore” e “non è vero che non ha niente da perdere sta perdendo dignità”, “dopo 5 cadute chiedere scusa non basta”. C’è chi prova (pochi) a giustificare: “non bisogna esagerare con le critiche è giovane e i suoi errori a 22 anni ci possono stare" e chi le scuse alla squadra le ha apprezzate perché ha avuto “l’umiltà ad ammettere l'errore. Bravo”.

Andrea Iannone: media voti 7.6

IL GLADIATORE - Iannone questa volta non si becca nemmeno un’insufficienza e i motivi sono diversi. La maggioranza dei lettori vede nella sua costanza di risultati una maturazione rispetto agli anni passati tanto che sembra quasi essersi “trasformato in un Dovizioso! Senza acuti, ma costante, basta cavolate, l'ombra del tamarro che fu!”, “chi avrebbe scommesso che non sarebbe mai caduto, almeno fino ad Aragon? Io no, bravissimo”. Il 4° posto di Aragon è “la conferma della raggiunta maturità”, "un 4 posto che vale oro vista la spalla e la Ducati non competitiva” E’ piaciuto infatti lo stoicismo con cui ha sopportato il dolore alla spalla infortunata e la determinazione a dare il massimo con una moto il cui sviluppo viene giudicato insufficiente dopo un buon inizio: “lotta contro il dolore, stoico”"talentuoso e maturo fa il possibile con una spalla così “,“salva la baracca ma dov'è la Ducati di Losail?”, “con quella moto non si può fare di più”, “con la crisi tecnica che la Ducati sta attraversando lui dal il 100%”, “fa più di quello che può la moto”, “Pernat lo ha spronato e lui ha risposto. Gladiatore”, “ci mette sempre l’anima”. La gran parte dei lettori da la responsabilità del calo di risultati alla moto, ma c’è anche chi è convinto che alla Ducati manchino proprio… i piloti. Iannone sì, è stato “bravo ma la Ducati è una bella moto con un bel motore ma non ha un top rider”.

Andrea Dovizioso 5.7

L'IMBARAZZATO - Sfiora il 6 Dovizioso e a onor del vero va detto che è stato qualche voto davvero molto severo ad abbassare la media perché la maggior parte dei lettori la sufficienza gliela da. Al Dovi infatti si riconosce la bella rimonta ma gli si rimprovera il distacco impietoso dal compagno di squadra, frutto soprattutto di qualifiche disastrose. “Fa venire il nervoso in qualifica”,  “rivincita sulla figuraccia di sabato ma distacco imbarazzante dal compagno di squadra”, “bella rimonta ma prende paga”, “la sufficienza è giusto per la rimonta  tuttavia, il confronto con il suo compagno di team è impietoso”, “Ci mette una pezza ma prende un'eternità dal compagno di squadra “16.5 secondi da Iannone sono troppi per essere stato nelle prime gare un vero top”. Ai lettori sembra infatti che dopo la bella partenza di stagione Andrea abbia perso la strada e la fiducia. “Calo impressionante dopo la 5a gara”, “si lamenta sempre della moto che ha sviluppato lui!”, “da quando ha fatto quella grafica del casco al Mugello gli va tutto storto”, “ha perso il filo del set-up e soffre Iannone”, si è “perso nel caos tecnico Ducati”, e adesso è “in ritardo di assetto e condizione psicologica”, “in crisi di identità”, “arrendevole”. Per i suoi sostenitori “serve un cambiamento radicale”, “Daje Dovi!”

Tito Rabat: media voti 9.38

Alex Rins: media voti 8.9

Johann Zarco: media voti 6.1

IL CAMPIONE, IL BOSCAIOLO E IL BACKFLIP - E’ piaciuto molto ai tifosi il “Titone in modalità ON” perché  hanno visto in questa vittoria “un sussulto d'orgoglio prima di cedere lo scettro” e un modo di “onorare il N°1, finalmente”. Addirittura qualcuno azzarda che “mancano ancora 100 punti mai dire mai”. Certo, “se si svegliava prima”Piace a tutti la grinta del “deb di lusso” Alex Rins tanto che c’è già chi lo vede “candidato al titolo 2016”. “Altro che rookie, tira legnate come un boscaiolo canadese”, “da debuttante fa grandi cose”, “da un deb non si può chiedere di più”, ad Aragon ha solo avuto “sfiga a trovare il miglior Rabat di sempre”. Sulla gara incolore di Zarco alla fine non ha infierito nessuno. Sì in tanti pensano che gli sia venuto “il braccino” ma in fondo “il titolo è in cassaforte”, “niente back-flip ma per lui ormai è quasi fatta” è “giusto così, ha il mondiale in tasca, perché rischiare di farsi male?”.

Romano Fenati: media voti 7.1

Danny Kent: media voti 4

Enea Bastianini: 5.4

IL FORTUNATO, IL POLLO E L'INESPERTO - Un sette abbondante ha premiato il terzo posto di Fenati che è stato giudicato “fortunato”, “un podio piovuto dal cielo, ma lui comunque era lì” ed è stato “anche frutto del bel lavoro della squadra”. C’è chi pizzica perché vorrebbe Romano meno “altalenante” e perché “non è incisivo come l'anno scorso” ma i suoi sorpassi sono “da cineteca”.

Insufficienza sia per Danny Kent sia per Enea Bastianini ma molto più grave per l’inglese mentre il pilota italiano sfiora la sufficienza. Questo perché “se stai per laurearti campione non puoi fare questi errori”, soprattutto quando il tuo “unico compito è portare la moto al traguardo... e fallisci la missione!” Insomma, Kent ad Aragon ha “vinto il festival dei polli” al quale, per sua fortuna, ha deciso di partecipare anche Enea. Però Bastianini  ha la giusta scusante della minor esperienza e dei suoi 17 anni:  “ci ha provato, ha fatto bene”, “è giovane è stato un incidente di gara”, “è acerbo, un errore ci può stare”, “se continua con la testa del dopo-gara un mondiale lo vince”. In fondo “sarà lui il riferimento per il 2016”.

 

Si ringraziano per i contributi: Dolce Chuck, Antonio Zicari, Alessio Ruo, Ric Biz, Alberto Scali, Stay Safe, Pamela Formaggi, Davide Brufani, Federico Milanesi, Pier Paolo Mambriani, Elisabetta Rausa, Alex Tombari, Omar Colombo, Nicola Properzi, Alessandro Paini, Andrea Rossi, Raffaele Giustini, Lulu Phaedra Theffo, Emanuele Concetti, Gianlu Xyloto, Gaetano Pannozzo, Niccolò Gatto, Michele Bersani,  Damiano Lillini, Giacomo Sacchetti, Orso Bruno, Stefano D'agostino, Carmelo Ragone, Dommi Dem Dimmo, Leonardo Giordano, Simona Giacomini, Davide Di Salvatore, Silvia Coletta, Francesco Carbonara, Giulio Quarantelli, Gianluca Agostinelli, Luca di Feo, Giulio Mas Dottorini, Giulio Cesare Di Piero, Alessandro Palma, Marcello Dello Iacono, Ypm Egogarage, Alessio Galimberti, Tex Bass, Gyunta Youseff, Luca Cavadini, Geo Giandeini, Alessandro Cori, Ale Travis Basso, Paolo Pepoli, Vincenzo J Marigliano, Benedetto Stefania, Giorgia Caratelli,   Stefano D'elia, IB Gnappy, Carlo Biffani, Luca Urracci, Velociraptor, Simone Lussu, Simone Petrucci, Francesco Latella, Luigi Picollo, Gian Claudio Battaglia, Mirko Greco, Albert Kraner, Federico Barbin, Simone Tota, Daniele Riccardini, Marchetti Giampiero, Leonida Monaco, Massimiliano Girasoli, Massimo Ranzato, Ste Pol, Christian De Giorgio, Miriam Terremotina, Lorenzo Beorn Boldrini, Pietro Filippo Ghidini, Enrico Bigolin Segato, Danilo Sabeni, Mirko Disconzi, Daniele Riccardini, Lorenzo Ballati, Eugenio De Stefanis, Franca Montalto, Nerino Tazza, Giulia Thirty-three, Stefano Ventura, Max Ruggi, Federico Testolin, Andrea Willi, Sauro Vietina, Corrado Tartabini, Felice Todisco.

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