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SBK, Savadori-Tamburini: sfida in famiglia

Destini incrociati fin dalle minimoto per i due che a Magny Cours si giocheranno il titolo Stk1000

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Non capita spesso che due italiani siano in lotta per una coppa del mondo, ed è ancora più raro che siano amici. Lorenzo Savadori e Roberto Tamburini, che questo fine settimana si giocheranno il titolo della Stock1000 a Magny Cours, rappresentano una piacevole eccezione.

“Siamo cresciuti insieme con le minimoto – ha raccontato l’inseguitore Tamburini, staccato di 25 punti ma ancora in gioco perché, in caso di sua vittoria e ritiro del rivale, il titolo verrebbe assegnato in base al primo posto più recente – Prima correvamo contro, poi nella stessa squadra, ed abbiamo sempre giocato insieme. Fa un po’ strano che il titolo sia un affare tra noi due, ma nemmeno troppo”.

“È bellissimo essere arrivati fin qui con Roberto – ha commentato il capoclassifica SavadoriSiamo amici fin dai tempi delle minimoto, ed abbiamo combinato parecchie marachelle insieme (ride). Non vivo male il fatto di giocarmi il titolo con lui, anzi. In pista ognuno bada a sé, ma fuori c’è un buon rapporto e spesso ci troviamo a scambiare battute nel paddock”.

Se Savadori si può definire un “habitué” della Stk1000, Tamburini ha fatto il salto di categoria ad inizio stagione dopo diversi anni in Supersport. Salito sulla BMW del Team MotoxRacing, il riminese è parso nettamente più a suo agio che sulla cilindrata media.

“Fin dai primi test, a marzo, a Valencia, Cartagena ed Aragon, mi sono trovato bene – ha raccontato Tamburini Forse perché il mio stile di guida è più adatto a questo tipo di cilindrata, ma credo anche che la differenza tra le varie marche, nella 1000, sia meno marcata e quindi ognuno possa esprimersi meglio. Comunque c’è ancora margine e devo sicuramente migliorare”.

Nelle sette gare corse fin qui, Savadori e Tamburini si sono alternati sul gradino più alto del podio, con il cesenate sulla Aprilia del team Nuova M2 Racing in vantaggio per 4 vittorie a 3. In Francia, i due ragazzi si giocheranno la “bella”.

“Farò la mia gara, senza preoccuparmi troppo di quella di Lorenzo – ha commentato Tamburini – I punti di vantaggio sono tanti, ma non si sa mai…”

Un discorso familiare per lo stesso Savadori, che proprio lo scorso anno in Francia arrivò a poche curve dal titolo prima di incappare in una scivolata.

“Ma Magny Cours è una pista che mi piace – ha chiarito – Anche la mano sta meglio rispetto a Jerez, anche non sono ancora al 100%. Devo solo fare un buon lavoro. Ho un buon vantaggio ma non si può preparare una tattica completa, le valutazioni sono da fare durante la gara”.

Una curiosità: entrambi i piloti sono in orbita Aprilia, che con Savadori ha un precontratto ed ha avviato trattative con Tamburini. Difficilmente, anche nel caso a Noale decidessero di continuare il progetto SBK, ci sarebbe posto per tutti e due nella massima categoria. Ancora una volta, amici rivali.

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