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MotoGP, Iannone: podio? non è colpa della spalla

"Perdiamo ancora in accelerazione". Dovizioso: "mi manca stabilità in frenata per essere veloce"


Sul traguardo di Aragon non c’è solo una posizione di differenza fra Iannone (4°) e Dovizioso (5°), ma anche 17 secondi di differenza e la cronaca di due gare all’opposto. Il pilota di Vasto ha corso col cuore e oltre i problemi della spalla portando la sua Ducati vicino al podio, il forlivese è stato protagonista di una gran rimonta ma non è mai entrato in partita.

Iannone, puoi essere soddisfatto…

Direi che abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, riuscendo a sistemare la moto dopo un venerdì complicato. Ero preoccupato per la spalla prima della partenza, ma i ragazzi della Clinica Mobile sono stato bravi e gli antidolorifici mi hanno aiutato. La spalla sta ancora dormendo, speriamo non sia troppo nervosa quando si sveglierà (ride)”.

Senza quel problema fisico saresti potuto salire sul podio?

La spalla non mi ha penalizzato più di tanto. Non ho avvertito dolore, semmai ho patito un po’ di stanchezza muscolare sul finale della gara. Nonostante tutto sono riuscito a tenere un ritmo costante”.

A un certo punto ti eri riavvicinato a Rossi e Pedrosa…

“Nei primi giri, con il serbatoio pieno, facevo fatica in frenata che solitamente è un punto dove riesco a essere efficace. La situazione è poi migliorata, ma mi mancavano 2 o 3 decimi di passo per stare con loro.

Seguendo Honda e Yamaha ha scoperto qualcosa?

Che in rettilineo la Ducati è incredibile! Il punto in cui perdiamo è la seconda fase della curva, dove si inizia ad accelerare con la moto ancora piegata”.

Hai recuperato punti su Marquez, il 3° posto in campionato è un obiettivo realistico?

Sono contento di avere guadagnato qualche punto e sicuramente continuerò ad attaccare. Però Honda e Marquez in questo momento sono superiori, so che Marc è forte ma anche che a volte commette errori. Approfitterò di tutte le occasioni”.

Andrea DoviziosoBen diverso è l’umore dell’altro Andrea che sta faticando nelle ultime gare.

Dovi, quali sono i punti positivi della giornata?

Sono contento della mia rimonta dal 13° al 5° posto ma non della mia velocità. Non avevo stabilità in frenata e non potevo forzare in quella fase, inoltre non ero abbastanza rapido a centro curva. Dopo qualche giro ho rallentato il ritmo, mi sono tenuto un po’ di margine per evitare di cadere”.

Ti lamenti spesso della frenata, a inizio anno questo problema non c’era?

Nelle prime gare c’era un grande entusiasmo e gli avversari non erano ancora a questo livello. Più si va avanti, più le idee diventano chiare. Ci siamo allontanati dai nostri rivali e questo ha anche influito sulla fiducia. In questo momento non riesco a essere forte in frenata e quindi non riesco a essere veloce. Iannone invece riesce a sfruttare la velocità a centro curva della moto e a essere più rapido”.

Questo influisce sulle motivazioni?

Non è una bella sensazione non riuscire a sfruttare al massimo la moto. Bisogna stare tranquilli, è normale che sia sia migliorati in alcuni punti e peggiorati in altri. Non penso che questo problema si risolva completamente solo col setup, bisognerà lavorare per il prossimo anno”.

Ma le gomme saranno diverse.

Infatti sarà molto importante il test di domani con le Michelin per avere indicazioni. Sembra che le coperture francesi non permettano di essere aggressivi sull’anteriore come le Bridgestone”.

Un’altra soluzione è adattare il proprio stile di guida?

Certo. Una moto deve seguire di base il proprio stile di guida ma poi è il pilota che di deve adattare cosa chiedono le caratteristiche della moto e le gomme. Però bisogna anche osservare che i nostri avversari più forti hanno moto che amplificano proprio i loro punti di forza”.

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