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Quo vadis SBK? cambiare per sopravvivere

BLOG Il mondiale delle derivate di serie in crisi di identità e di pubblico. Cause e rimedi

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Il calo di pubblico negli autodromi nel mondiale Superbike è un dato di fatto, e così quello degli appassionati dietro al piccolo schermo della TV. Sarà anche vero, come si legge nei social, che gli aficionados della SBK sono i veri amanti delle due ruote, puri e duri, ma è altrettanto innegabile che da soli non bastano. Semplicemente da solo non fanno massa critica. Così oltre ai due segnali di calo di interesse nei circuiti e dietro al piccolo schermo per la Superbike ce ne è un terzo: quello sui giornali.

Non nascondiamoci dietro ad un dito, se la Superbike è praticamente uno sport sconosciuto nei media mainstream - quotidiani e periodici politici - lo spazio va restringendosi di gara in gara anche sugli sportivi.

Il motivo?

Sono tanti. La mancanza di personaggi è quello più citato, ma è evidente che puntando il dito sui piloti si può confondere la causa con l'effetto. I personaggi, infatti, crescono con il crescere dell'interesse attorno a loro. E se nessuno scrive, è evidente che poi in pochi parlano.

C'è dell'altro, probabilmente.

Sul banco degli imputati c'è anche la formula delle due gare.

Leggete QUI il seguito del BLOG di Paolo Scalera.

 

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