Dopo la lieta sorpresa in qualifica a Misano con la Ducati MotoGP – quinto in griglia, davanti a entrambi gli ufficiali – Michele Pirro ne ha ricevuta una della quale avrebbe fatto volentieri a meno in gara. Tradito da un problema elettrico alla pompa di benzina, il pugliese è stato costretto anzitempo al ritiro. Non dovrà però attendere molto tempo per rifarsi, dal momento che sostituirà l’infortunato Davide Giugliano sulla Panigale ufficiale a Jerez.
“Sono qui per riscattare Misano – le parole di Pirro – Mi brucia ancora. Andava tutto bene nel giro di schieramento, poi il problema. Era l’occasione di una vita. Potevo dimostrare il mio valore e giocarmela con gli ufficiali, se non addirittura fare meglio, perché in queste condizioni mi sono sempre trovato bene”.
A Jerez con la SBK, l’occasione però sarà ancora più ghiotta che a giugno a Misano.
“Il pacchetto a mia disposizione è il top. Allora ho sostituito Scassa sulla moto del test team, che però non aveva gli aggiornamenti di scarico e serbatoio presenti su quella di Giugliano. Soprattutto, era la prima volta che correvo con gomme Pirelli ed è stata un’esigenza nata all’ultimo minuto, sono salito sulla moto soltanto al sabato. Qui avrò più tempo per preparare al meglio le gare”.
In ogni caso, Pirro è abituato ad adattarsi. Quest’anno, si è diviso tra GP15 – gommata Bridgestone e Michelin – e Panigale, con pneumatici Michelin nel CIV e Pirelli nel mondiale.
“Ho provato tante moto e fatto poche gare, non è facile prendere il ritmo e gli automatismi – ha osservato – Ho fatto davvero tantissimi chilometri, tra test, CIV, wild-card in MotoGP e SBK, ma con tre gomme diverse non è facile fare un reset e trovare subito il limite”.
Il suo è un doppio ruolo: prima collaudatore e poi pilota, ma nel suo cuore non c’è confusione.
“Ho ancora un anno di contratto da collaudatore, ma mi sento prima di tutto un pilota e vorrei poterlo dimostrare. Come sempre, darò tutto per l’azienda, sperando di guadagnarmi la fiducia per un’opportunità di tornare a correre a tempo pieno”.