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MotoGP, Marquez: io medusa tra pesci e squali

"La lotta tra Rossi e Lorenzo sta prendendo una piega psicologica, ma devo pensare solo a me stesso"

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Se a Misano Jorge Lorenzo è uno squalo e Valentino Rossi un pesciolino giallo in fuga per la salvezza (leggi, vittoria), Marc Marquez è, per sua stessa ammissione “una medusa”. Lo spagnolo, con le speranze di confermarsi campione ridotte a un lumicino, può ormai correre senza pressione, seguendo la corrente e, magari, dando pruriti e irritazioni agli avversari in lotta per il titolo.

“La lotta tra Rossi e Lorenzo è interessante, sta prendendo una piega psicologica – ha commentato con un sorriso, alludendo alle simbologie evocate dal casco del numero 46 – Sarebbe interessante osservarla da vicino in gara, anche se Jorge per ora sembra avere qualcosina in più, ma onestamente devo badare a me stesso. Corro senza pressioni particolari, pensando solo ad una gara alla volta. Voglio vincerne il più possibile, o comunque portare a casa il miglior risultato che le condizioni ci consentono di ottenere”.

Sorride sempre, Marquez, ma in qualifica sotto la visiera deve aver digrignato i denti dopo una sbavatura che lo ha mandato fuori traiettoria, spegnendo le sue speranze di partire davanti a tutti.

“La moto si è rialzata quando ero già in piega, altrimenti forse avrei potuto girare in 1’31 – ha spiegato – Comunque l’importante era la prima fila, perché la prima curva è molto vicina e sappiamo quanto a Lorenzo piaccia andare in fuga. Serve una buona partenza, poi tutto può succedere”.

La pensa come lui il suo compagno Dani Pedrosa, quarto in griglia (+0.288). “La partenza sarà importantissima – ha detto – Dobbiamo ancora capire che gomma usare all’anteriore, a seconda delle temperature. Al momento, perdiamo qualcosa nel T3. All’uscita dal Tramonto la nostra moto tende ad impennarsi e derapare, ma abbiamo ancora tempo per risolvere questo problema”.

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